BICI AL CHIODO. DOMENICA 22 GENNAIO LA CONSEGNA A SONNY COLBRELLI E NON SOLO...

PREMI | 13/12/2022 | 08:06

Il Comitato organizzatore ha sciolto le riserve e ha confermato la 20^ edizione della Bici al Chiodo - nell'ambito del 45° incontro degli ex corridori - per domenica 22 gennaio a Campagnola. La situazione sanitaria attuale ha indotto ad assumere tale decisione - anche se la disponibilità dei posti subirà qualche riduzione – e a salutare questa scelta è arrivata la conferma della presenza di Sonny Colbrelli, un grandissimo che per motivazioni di salute ha recentemente appeso la bici al chiodo.


Colbrelli, 32 anni, è stato professionista dal 2012 al 2022 e ha nel suo palmares 39 vittorie in carriera con i titoli italiano e europeo, ed è entrato nella storia con la vittoria nella Parigi Roubaix  chiudendo un 2021 con questo bilancio straordinario. Ha vinto tante classiche italiane dal gran Piemonte alla Tre Valli Varesine, dalla Coppa Agostoni alla Freccia del Brabante. Il 15 novembre ha annunciato il ritiro per le note ragioni legate al malore che lo ha colpito al Giro di Catalogna.


A Campagnola riceverà il calore dei tanti ex corridori e il sostegno per questa scelta di vita, che lo ha portato ad un addio particolare e sofferto. Sarà però un arrivederci, perchè tanto ha ancora da dare al ciclismo.

Con lui, per ricevere il premio alla Carriera, ci sarà Manuel Belletti romagnolo nato nel 1985 che, dopo essersi particolarmente distinto tra i dilettanti, è stato professionista dal 2008 al 2021. Alla sua prima stagione è salito sul podio in una tappa del Giro della Turchia, e ha vinto una frazione al Giro ciclistico in Venezuela. Nel 2010 si è affermato nella terza prova del Trittico Lombardo, la Coppa Bernocchi, battendo in una volata ristretta velocisti del calibro di Cavendish, Bennati e Hondo. Nel 2011 ha vinto quattro tappe in gare Europe Tour. Oltre 20 vittorie in carriera - fra queste il Gran Premio Costa degli Etruschi, successi di tappa alla Settimana Internazionale di Coppi e Bartali, nel Giro di Sicilia e in quello di Reggio Calabria, nel Brixia Tour e nel Tour de Bretagne.

La perla è stata la vittoria nella tappa del Giro d'Italia del 2010 da Porto Recanati a Cesenatico e ha realizzato il sogno di tutti: alzare le braccia dove si vive.

Da un romagnolo ad un altro di questa terra, dove il ciclismo è davvero di casa, Davide Cassani: a lui, un numero uno del ciclismo, andrà il Premio d'Onore. Professionista dal 1982 al 1996 è stato uno dei migliori gregari degli anni Novanta, ma ha comunque collezionato quasi 30 vittorie, fra queste due tappe al Giro d'Italia, tre edizioni del Giro dell'Emilia e la Milano-Torino. Sceso dalla bicicletta si è subito misurato, con enorme capacità e garbo, nel ruolo di commentatore televisivo per la Rai. In carriera tante volte azzurro: un colore, che dal gennaio del 2014 al settembre del 2021, onora con successi assumendo il ruolo di commissario tecnico e di coordinatore delle nazionali.

Nel 2018 è stato eletto Presidente di Apt Servizi Emilia-Romagna - alla guida dell'ente di promozione turistica offre grande impulso anche all'attività ciclistica.

A questi recentissimi ex si aggiungeranno i grandi del passato Pierino Gavazzi e Giordano Turrini. Il primo, classe 1950, ha alle spalle una carriera lunghissima con sessanta vittorie tra cui cinque tappe al Giro d'Italia, la Milano-Sanremo (nell'immagine lo straordinario arrivo del 1980), la Parigi-Bruxelles, i giri dell'Emilia, Romagna e Veneto, il Trofeo Matteotti, la 3 Valli Varesine, il Laigueglia, il gran premio Industria e Commercio Prato e diverse semi-classiche italiane. Fra queste anche la Coppa Placci del 1988, valida come campionato italiano, vinta a 38 anni confermando così il grande feeling con la maglia tricolore, 3 complessivamente i titoli vinti. Ha partecipato a sette rassegne iridate, a 17 Giri d'Italia e a due Tour de France.

Turrini per contro è nella pista che ha ottenuto le sue grandi affermazioni. Argento, bronzo nei mondiali dilettanti nel tandem ha vestito l'iride. Nelle Olimpiadi del Messico si mette al collo la medaglia d’argento nella velocità. Poi professionista ha ottenuto diversi titoli italiani assieme a quello europeo. Ai Mondiali di Varese 1971 è terzo nella velocità, così come a Marsiglia l’anno seguente. Nel 1973 ancora a San Sebastian è terzo nella velocità, mentre l’anno seguente a Montreal è argento e conquista i titoli italiano ed europeo. Nel 1977 è secondo ai Campionati del Mondo di San Cristobal sempre nella velocità, e vince ancora il titolo europeo di specialità. Titolo che confermerà poi nel 78 e nel 79, assieme a quello italiano. Ai Campionati del Mondo di Amsterdam 1979 si aggiudica la challenge del keirin nella prova generale, prima dell’ammissione ufficiale della specialità giapponese nel novero delle prove iridate. Agli inizi degli anni ottanta si regala l'ultimo titolo italiano prima di abbandonare il ciclismo.

Da coloro che sono scesi dalla bicicletta si passerà, in una sorta di ideale staffetta, a premiare gli atleti delle categorie giovanili verso le quali viene sempre riservata una particolare attenzione. Saranno gli juniores Lorenzo Anniballi, Giacomo Tagliavini e Valentina Zanzi, e gli esordienti Tommaso Cattini, Linda Ferrari e Marcello Pelloni.

Dagli atleti poi si passerà a riconoscere, con il premio “Adriano De Zan”, anche l'insostituibile ruolo di altre figure che il ciclismo lo raccontano. Il premio andrà al giornalista Luca Gregorio. Milanese classe 81, diplomato al liceo classico è laureato in Scienze della Comunicazione. Ha iniziato a lavorare in radio a 19 anni come speaker e radiocronista di basket per Circuito Marconi e Radio MilanInter. Ha lavorato per Sportitalia, Mediaset Premium, FoxSports e altre testate occupandosi di calcio, basket e pallavolo. Dal 2013 è volto e collaboratore di Bike Channel. Dal 2018 commenta il ciclismo su Eurosport in coppia con Riccardo Magrini, con lui ha anche pubblicato il libro edito da Rizzoli “Fagianate, scatti e scie”) e continua a commentare il calcio per la lega serie A, per Prime Video e per Helbiz. Come inviato ha seguito il Giro d’Italia del 2007 e gli Europei di calcio del 2008.

L'organizzazione è affidata come sempre all'Associazione Nazionale Ex Corridori Ciclisti, al Centro Sociale Arci Bocciofila di Campagnola, al locale Team Sculazzo Italia con il supporto dell'Amministrazione Comunale. Il collaudato team conta sugli importanti Patrocini delle Istituzioni, quelli della Regione Emilia-Romagna, dell'Unione Comuni Pianura Reggiana e della Provincia di Reggio Emilia.

Il programma di massima ricalca quello degli anni passati con ritrovo dalle ore 11 presso il bocciodromo di Campagnola, per l'aperitivo di benvenuto e dove saranno allestiti spazi espositivi con le opere degli artisti di “Open Art” e la presentazione di tre interessanti libri. Quelli di Davide Cassani con Giorgio Burreddu e Alessandra Giardini “Ho voluto la bicicletta”, di Sonny Colbrelli con Marco Pastonesi “Con il cuore nel fango”, di C.A. Cova, A. Freschi, P. Gandolfi, G. Vigetti “Ercole Gualazzini il gigante della bassa”.

Accompagneranno tutta la giornata Riccardo Magrini, l'istrionica voce e volto di Eurosport e Simone Carpanini giornalista collaboratore di Bici.pro

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