Al termine di una stagione finalmente... normale, nella quale per fortuna la pandemia ha avuto un ruolo marginale, anche la Notte degli Oscar tuttoBICI torna in scena nella sua collocazione tradizionale di metà novembre - come un ponte ideale fra la stagione che va in archivio e quella nuova che ormai è alle porte, con i primi raduni delle squadre in preparazione del 2023 - e nella sua formula classica.
Tutti i protagonisti della stagione, i migliori di ogni categoria, torneranno a sfilare sul palco della Notte degli Oscar tuttoBICI, applauditi da una platea di campioni, dirigenti, sponsor e giornalisti.
Per la prima volta in carriera proverà questa emozione Matteo Trentin, miglior professionista italiano dell’anno che - grazie ad un eccellente finale di stagione che lo ha visto vincere fra l’altro il Giro del Veneto - è riuscito a completare la rimonta sull’altrettanto bravo Lorenzo Rota, che resta comunque una delle note più liete della stagione in chiave azzurra. Magari vince poco, Matteo - per lui quest’anno Le Samyn in Belgio, una tappa e la classifica a punti del Giro del Lussemburgo e, come detto, il Giro del Veneto - ma si piazza spesso e soprattutto svolge un ruolo davvero prezioso nell’economia della sua squadra, la UAE Team Emiartes, che gli affida molto spesso il ruolo di regista in corsa.
Tra i volti nuovi del ciclismo italiano c’è quello di Luca Mozzato, re dell’Oscar tuttoBICI Maglia Bianca, il premio riservato ai corridori con meno di 26 anni: il fatto di correre da sempre all’estero con la francese B&B Hotels KTM, con la quale ha firmato un rinnovo triennale, lo porta un po’ fuori dai radar dei tifosi, ma Luca è sicuramente l’italiano più piazzato della stagione, ha disputato da protagonista il suo primo Tour de France e ha dimostrato una continuità di rendimento davvero notevole: ha colto il primo di 19 piazzamenti nelle top ten il 3 febbraio nella Vuelta a la Comunitat Valenciana (6°) e l’ultimo il 9 ottobre nella Parigi-Tours (5°).
Nelle ultime stagioni il Cycling Team Friuli di è proposto come vivaio di eccellenza e da qui arriva il vincitore dell’Oscar tuttoBICI Under 23 Nicolò Buratti che nella seconda parte della stagione ha letteralmente sbaragliato il campo vincendo, tra gli altri, sui prestigiosi traguardi di Poggiana, Capodarco e Rovescala.
Nella categoria Élite l’applauso e l’Oscar vanno all’abruzzese Francesco Di Felice che ha esaltato la maglia della Gallina Ecotek Lucchini Energy Colosio sia nelle corse in Italia che in quelle disputate all’estero.
In campo femminile, invece, la regina è sempre lei. Per la sesta volta in carriera Elisa Longo Borghini conquista l’Oscar tra le Donne Élite al termine di una stagione che l’ha vista battagliare per il successo finale con la sua compagna di squadra Elisa Balsamo. In più, Longo Borghini è anche risalita al terzo posto assoluto della classifica mondiale a conferma del suo grande valore e della sua continuità di rendimento. Nella categoria Donne Juniores torna all’Oscar una “vecchia conoscenza” come Eleonora Ciabocco.
Tra le Allieve l’Oscar va a Chantal Pegolo, altra ciclista friulana, mentre tra le Esordienti il nostro premio resta in Veneto: dopo il trionfo di Asia Sgaravato nel 2020 e Linda Sanarini nel 2021, è la volta della veronese Matilde Rossignoli, figlia d’arte...
In campo maschile, il titolo nella categoria Juniores va al veneto Matteo Scalco, autentico dominatore della stagione, mentre nella categoria Allievi ad imporsi è Enea Sambinello, portacolori della storica Pol. FAIT Fiumicinese. L’Oscar per gli Esordienti II° anno va al bolzanino Brandon Fedrizzi (CC Forti e Veloci) mentre tra gli atleti del I° anno la palma del migliore spetta a Cesare Castellani, ennesimo corridore cresciuto nella scuola del Gs Fiorin.
Il ct azzurro della pista Marco Villa conquista per il terzo anno consecutivo l'Oscar tuttoBICI Fondazione Iseni y Nervi come miglior tecnico italiano. E questa sera a Milano, sul paco deglla Notte degli Oscar, saliranno anche due grandi campioni ai quali l'intero mondo del ciclismo vuol tributare un grande applauso e dire il proprio "grazie": Sonny Colbrelli e Vincenzo Nibali.
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