È ancora una anticipazione, ma la fonte è certa e soprattutto accreditata: è stato respinto dal tribunale Federale il ricorso presentato nei giorni scorsi da otto organizzatori, quindi, Mauro Vegni, direttore del Giro d’Italia e figura apicale di Rcs Sport è legittimamente presidente della Lega Ciclismo Professionistico. Il dispositivo sarà depositato in questi giorni e poi ci sarà la sentenza con le motivazioni.
A questo punto, alla luce dell’intervista a Cordiano Dagnoni apparsa ieri mattina sulla “Gazzetta dello Sport”, forse è il giunto il momento di abbassare i toni e provare a fare qualcosa assieme. È chiaro che non tutto può essere cancellato con un semplice colpo di spugna, ma è fondamentale provare perlomeno a trovare un’intesa e un dialogo con tutte le componenti, non ultima la Lega del Ciclismo Professionistico, che un ruolo strategico ha ed è giusto che continui ad avere. I problemi ci sono, ma vanno affrontati con spirito costruttivo e collaborativo. Sappiamo di essere molto ecumenici, ma dopo settimane di grande tensione, forse è giunto il momento di provare anche a sedersi attorno ad un tavolo, per provare a guardarsi negli occhi e magari anche a tendersi una mano. Almeno che ci si provi.