Oggi 35 anni fa Franco Ballerini vinse la sua prima gara tra i professionisti. E’ il 23 agosto 1987, si corre l’edizione numero 67 della Tre Valli Varesine. Ad organizzare è la Società Ciclistica Alfredo Binda Varese presieduta da Mario Leva e naturalmente all’evento è presente il commissario tecnico azzurro Alfredo Martini. La Tre Valli gli serve per definire gli ultimi nomi da promuovere in Nazionale per l’imminente Mondiale di Villach, in Austria. E’ l’epoca in cui classiche italiane come Tre Valli, Coppa Bernocchi, Agostoni, Sabatini, Gran Premio di Camaiore, Trofeo Matteotti si disputano su distanze superiori ai 250 chilometri. Infatti i protagonisti della sessantasettesima Tre Valli ne devono percorrere 254,200. Il ritrovo di partenza è a Varese in via Manin, nella citta della dello sport in cui sorgono tra l’altro il palasport della mitica squadra di basket e lo stadio calcistico con velodromo. Soprattutto è sede del Credito Varesino che per Mario Leva e la Binda rappresenta importante risorsa.
Quella del 1987 è la mia prima Tre Valli Varesine da speaker - commentatore live ufficiale. I partenti sono 139 e nel cast spiccano Beppe Saronni, Francesco Moser, Gibi Baronchelli e altri. Alla gara della Binda c’è veramente il meglio del ciclismo. Partono anche l’irlandese Stephen Roche, fresco vincitore di Giro d’Italia e Tour de France, e Guido Bontempi. L’epicentro del percorso è nell’alto Varesotto, con l’erta del Brinzio da superare nel tragitto di ritorno verso il traguardo di via Manin.
Molti vorrebbero vincitore il giovane Gianni Bugno, che ha la maglia a strisce orizzontali blu-grigio dell’Atala, oppure Claudio Chiappucci, giovane della provincia di Varese che tuttavia all’epoca ha etichetta da gregario di Roche e Bontempi nella Carrera-Vagabond. C’è un grande pubblico alla partenza e il tempo è momentaneamente bello. Molti danno per favorito Beppe Saronni, reduce dal trionfo nella Milano – Vignola (in realtà la gara si svolse con partenza da Parma).
Saronni è capitano della Del Tongo-Colnago e ha molti motivo per metterci l’ “animus pugnandi”. Beppe è vincitore delle Tre Valli 1977, ’79 e 1980. Vorrebbe il quarto successo per eguagliare il primatista Gianni Motta. E anche per distanziare ulteriormente nel palmares Francesco Moser, trionfatore a Varese nelle edizioni 1976 e ’78. Dopo circa 3 ore di corsa inizia a piovere forte e l’atmosfera tra i monti varesini diventa da tregenda ossianica.
A circa 30 chilometri dall’arrivo, in pieno temporale, si avvantaggiano sette corridori: il vip Gibi Baronchelli, anch’egli della Del Tongo-Colnago, lo svedese Kjel Nilsson griffato Ariostea, il trentino Marco Bergamo, alfiere Carrera-Vagabond, l’elvetico Arno Kuttel che sul campo diventa capitano della Gewiss-Bianchi e due alfieri Gis-Jollyscarpe, il toscano Marco Giovannetti e l’abruzzese Palmiro Masciarelli. E completa l’elenco dei battistrada un toscano nato l’undici dicembre 1964, alla seconda stagione tra i professionisti. E’ proprio lui, Franco Ballerini, nativo di Firenze ma già abitante a Casalguidi in terra pistoiese.
Ballerini è della Magniflex-Centroscarpa, squadra simpatica a tutti poiché impegnata a valorizzare i giovani. Nello staff Magniflex-Centroscarpa c’è pure Riccardo Magrini al debutto come direttore sportivo. Tra il Brinzio e l’arrivo nella cittadella dello sport il gruppo inseguitore si avvicina ai 7 battistrada. Però è tardi: i fuggitivi si contendono il successo allo sprint sul rettilineo d’arrivo in leggera salita. La giovane potenza di Franco Ballerini esplode nella cittadella dello sport. La Tre Valli diventa appunto il suo primo indimenticabile successo nella massima categoria.
Con guizzo da finisseur precede Kjel Nilsson, terzo è Bergamo, quarto Kuttel, quinto Baronchelli, sesto Giovannetti. E l’esperto Palmiro Masciarelli arriva settimo, staccato di 7 secondi. A 15 secondi, all’ottavo posto, c’è il trentino Walter Magnago. I vip sprintano per i piazzamenti con 18 secondi di ritardo: nono è Guidone Bontempi, decimo Beppe Saronni (il poker di successi alla Tre Valli lo otterrà l’anno dopo). Ballerini è fradicio e felice, ha impiegato 6 ore e 47 minuti alla media di 37,474 orari.
Il primo a congratularsi con Franco è l’”Ammiraglio azzurro” Martini. Nella Tre Valli trasmessa in diretta per due ore dalla Rai con Adriano De Zan alla postazione microfonica è nata una stella. Mario Leva e gli altri dirigenti della Binda e del Credito Varesino premiano Ballerini. E il ct Martini premia Franco convocandolo come riserva per il Campionato del Mondo (lo vincerà Roche, con Argentin secondo).
Comprese le cronosquadre, Franco da professionista vincerà altre 20 corse tra le quali due Parigi-Roubaix, una Parigi-Bruxelles, la tappa di Morbegno del Giro d’Italia ’91, un Giro del Piemonte, Gran Premio di Camaiore, Het Volk e Gran Premio delle Americhe. Nel post carriera Franco diventa ct della Nazionale professionisti, promosso dall’allora presidente federale Giancarlo Ceruti, debuttando nel ruolo il 2 agosto 2001 nell’amata gara di Camaiore. E alla guida dell’Italia Franco vince i Mondiali del 2002 con Cipollini, quelli del 2006 e 2007 grazie a Bettini.
Varese porta bene a Franco: infatti il 28 settembre 2008 nel Mondiale organizzato principalmente dalla Binda trionfa Alessandro Ballan con Damiano Cunego secondo. Le strategie di Franco sono determinanti per la fantastica doppietta azzurra. Franco è altresì appassionato di motori. Purtroppo mentre è a bordo di una Peugeot nel Rally di Larciano perde la corsa della vita. E’ il 7 febbraio 2010, da quel giorno lui è lassù tuttavia continua a farci battere il cuore.