DIECI FACCE DA VUELTA

PROFESSIONISTI | 18/08/2022 | 07:50
di Angelo Costa

Arriva la Vuelta, ultima occasione della stagione per chi predilige le corse a tappe. Per qualcuno un esame di riparazione, per altri la passerella finale, in ogni caso una prova dura, con tante salite (oltre quaranta) sparse in ventun tappe dal chilometraggio breve (nessuna oltre i duecento chilometri). Come il Giro e il Tour, anche la corsa spagnola parte dall'estero, come non accadeva da cinque anni: via dall'Olanda, con una cronosquadre di 23 chilometri a Utrecht e due tappe rese insidiose dal vento. Poi la Spagna, divisa in due, prima il Nord con Paesi Baschi e Galizia, poi tanto Sud: il menu prevede anche una crono individuale di 31 chilometri, quattro tappe per velocisti, sei frazioni per attaccanti e nove arrivi all'insù, sette dei quali dopo tappe di montagna, con un dislivello totale che sfiora i 50mila metri e un traguardo sull'Alto Hoya de la Mora a quota 2500. Ci sono tutti gli ingredienti per regalare spettacolo ed emozioni, compresa quella di salutare due campioni come Nibali e Valverde, leggende di questa prima parte di millennio, al loro ultimo grande giro. Ecco le dieci facce con più chances di festeggiare a Madrid l'11 settembre.


Primoz Roglic. Vince perchè lo ha fatto nelle ultime tre edizioni, perchè in questa corsa tutto gli gira sempre per il verso giusto, perchè sulle salite spagnole ha dimostrato di avere una marcia in più degli altri. Non vince perchè dopo l'incidente al Tour si è allenato solo due settimane per essere al via.


Jai Hindley. Vince perchè una corsa con tanta montagna è perfetta per uno scalatore come lui, perchè aver conquistato il Giro d'Italia gli ha dato una maggior consapevolezza di sé, perchè non si è spremuto troppo negli ultimi due mesi. Non vince perchè non è ancora pronto per fare doppietta.

Richard Carapaz. Vince perchè deve prendersi la rivincita su Hindley che l'ha battuto al Giro, perchè deve prendersi la rivincita su Roglic che l'ha battuto due anni fa, perchè la sua Ineos deve riprendersi un grande giro. Non vince perchè ha accanto una squadra troppo giovane per sostenerlo.

Remco Evenepoel. Vince perchè ha la stoffa per scoprirsi uomo da corsa a tappe, perchè in questa stagione non ha sbagliato una mossa, perchè ha intorno una squadra che crede fortemente in lui. Non vince perchè ha alle spalle un solo grande giro e agli scalatori puri paga ancora qualcosa.

Mikel Landa. Vince perché anche lui non ha digerito il podio al Giro, perché con tutte le salite che ci sono le occasioni non gli mancano, perché a forza di promettere un grande risultato è già arrivato a 32 anni. Non vince perché paradossalmente ha sempre fatto meglio al Giro e al Tour che sulle strade di casa.

Miguel Angel Lopez. Vince perchè prima o poi una corsa giusta la imbrocca, perchè ha molto da farsi perdonare dall'Astana che l'ha rivoluto, perchè nelle corse di avvicinamento si è subito fatto trovar pronto. Non vince perchè trova sempre il modo di dare un calcio al secchio del latte appena munto.

Vincenzo Nibali. Vince perchè sarebbe il modo più bello di chiudere una grande carriera, perchè correre senza l'obbligo del risultato è la strategia migliore per centrarlo, perchè non è mai stato tipo da partecipare tanto per farlo. Non vince perchè ha già visto quanto sia difficile farlo a quasi 38 anni.

Alejandro Valverde. Vince perchè a volte le favole come la sua hanno il lietissimo fine, perchè in 15 apparizioni una volta ha vinto e altre sei ha chiuso sul podio, perchè è capace di esser protagonista fino all'ultimo. Non vince perchè la strada gli consiglierà di aiutare il compagno Enric Mas.

Joao Almeida. Vince perchè va forte a cronometro e in salita difficilmente si stacca, perchè deve riscattare la malasorte di un Giro interrotto dal covid, perchè affronta la Vuelta per la prima volta e la fortuna come noto aiuta i debuttanti. Non vince perchè accanto a lui il gioiellino Ayuso è pronto per esplodere.

Simon Yates. Vince perchè il percorso gli si adatta come un vestito di misura, perchè questa è l'unica grande corsa a tappe dove finora è riuscito a mantenere le promesse, perchè dopo il Giro anche lui ha un conto aperto con la sorte. Non vince perchè deve andargli tutto bene e non sempre gli succede.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Ora è ufficiale: Maxim van Gils non è più un corridore della Lotto-Dstny. Tutte le parti hanno raggiunto un accordo ed è stata quindi sottoscritta la risoluzione del contratto. A questo punto si aspetta solo il benestare finale dell’Uci e...


Ci hanno provato fino all'ultimo, ma alla fine il Tour Colombia deve rinunciare alla sua edizione 2025. La corsa più importante del Paese sudamericano, celebre per la sua incredibile cornice di pubblico in tutte le tappe, conferma le grandi difficoltà...


Un passo avanti è stato fatto, quanto sarà utile ad avvicinarci alla conclusione della vicenda sarà solo il tempo a dircelo. I fatti: il consiglio comunale di Spresiano ha sancito la cessione gratuita da parte di Remo Mosole a favore...


Annunciati rinnovi e passaggi al professionismo di corridori U23 (sia promozioni interne come Raccagni,  Garchu e Buttigieg, sia un nuovo acquisto come Crescioli) in vista della prossima stagione il Team Polti Kometa piazza un colpo di mercato proveniente da un’altra formazione Professional. Dopo...


Il secondo innesto di pregio per il Team MBH Colpack Ballan CSB arriva dal Piemonte. Si tratta infatti di Manuel Oioli, corridore nato il 17 maggio 2003 a Borgomanero, città dove è anche residente.L’atleta proviene dalla società Q36.5 ed ha...


Leggenda, fuoriclasse, imbattibile, straordinario, ormai abbiamo finito le parole per descrivere Tadej Pogacar e il suo 2024, o forse non abbiamo mai usato quelle corrette. Quest’anno lo sloveno è entrato a tutti gli effetti nella storia regalando e regalandosi un’emozione...


Ci sono nuove modifiche ai regolamenti dell’UCI e questa volta a finire nel mirino dell’Unione Ciclistica Internazionale sono i rebreather con CO, ovvero il monossido di carbonio.  Durante il seminario annuale dell'UCI a Nizza, l'Unione Ciclistica Internazionale ha lanciato un...


Sono giorni concitati di incontri, telefonate, riunioni e vertici. E di grande preoccupazione on tutta l'Olanda. La colpa? Della NATO... La Federciclismo olandese, la KNWU ha reso noto infatti che, a causa del vertice della NATO che si svolgerà a...


Zurigo, Svizzera. Sabato 25 agosto 1923. Mondiali di ciclismo su strada, a quel tempo riservati esclusivamente ai dilettanti. Piove. Un corridore azzurro, forse ancora insonnolito, forse distratto, cade. Lui, un ginocchio ammaccato, sanguinante. La bici, una pedivella storta, contorta. Mancano...


C’era una volta la chiesetta dei Santi Filippo e Giacomo, le cui prime notizie risalgono al XIII secolo, in quel di Limbiate  (Monza e Brianza). Dopo essere stata centro della crescente comunità per secoli, viene abbandonata a favore di chiese...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024