Un passo avanti, speriamo decisivo e definitivo, anche se la strada è ancora molto lunga. Qualcosa di importante si muove per il velodromo di Spresiano: la firma della convenzione tra Sport e Salute da una parte e la Federciclismo dall’altra apre la via alla soluzione della vicenda che dura ormai da anni.
Bloccati da tre anni, con l’opera realizzata quasi per metà, i cantieri potrebbero riaprire nel 2023.
«Ipotizzo che entro quattro mesi venga ridefinito tutto il progetto - spiega il presidente federale Dagnoni - dopo di che si andrà alla gara di appalto. Penso ad una ripresa dei lavori nella primavera del 2023 e un nno dopo l’ingreso dei primi corridori nel velodromo».
Da parte sua il sindaco di Spresiano, Marco Dalla Pietra, ha spiegato a Il Gazzettino: «A Roma abbiamo trovato grande disponibilità da Valentina Vezzali, sottosegretario con delega allo Sport, della Federazione e si di Sport e Salute. Abbiamo chiarito che il progetto riguarda un velodromo e tale deve restare, anche se poi saranno aggiunti un campo di basket o pallavolo, uno spazio per la scherma e una pista indoor di atletica. Di un piccolo velodrono non se ne fa nulla, noi pensiamo ad organizzare sei giorni da ottomila persone a sera e altri grandi eventi. L’importante è ripartire e noi contiamo di poter ospitare nel 2025 i campionati del mondo su pista».
Come detto, si tratta di un passo avanti: la firma tra Vito Cozzoli, amministratore delegato di Sport e Salute, e Dagnoni è sì importante, ma restano molte cose da definire, a partire dall’entità dei contributi del Comune di Spresiano e dall’apertura o meno ai privati.
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