Se cercate su internet le immagini della "crioterapia" verrete sommersi da foto di modelle sorridenti o atleti muscolosissimi alle prese con apparecchiature futuristiche e futuribili.
Se andate al Tour, invece, troverete una piscina di gomma riempita di acqua e ghiaccio, con dentro un atleta dal ficco non certo scultoreo, che recupera dpo ogni tappa.
Lui è Adam Yates, la squadra che orgnizza il tutto è la Ineos Grenadiers: a fine tappa, il britannico si fa una doccia per togliere il sudore e poi si immerge in questo bagno con temperatura compresa tra 5 e 12 gradi. Serve per recuperare meglio, per abbassare la temperatura del corpo che, con il clima del Tour, continua a sudare in modo naturale anche dopo lo sforzo, serve ad eliminare le infiammazioni dei muscoli prima di affidarli alle mani dei massaggiatori.
Per farlo, servono 200 chili di ghiaccio che arrivano puntuali grazie all'accordo con una azienda specializzata nella consegna di alimenti surgelati. Così Adam Yates può concedersi ogni giorno il suo bagno personalizzato, un bagno... da brivido.
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