Tadej Pogačar è stato ancoa una volta il migliore fra gli uomini di classifica e archivia con un sorriso la temutissima tappa del pavé: «Temevo tutti i pericoli che oggi potevano accadere, ho sentito parlare della caduta nel gruppo ma non sapevo che fosse rimasto coinvolto Primož» ha detto Pogacar dopo il traguardo.
E ancora: ««E' stata una tappa pazzesca e sono successe veramente molte cose. La squadra mi ha aiutato molto, ho sempre avuto qualcuno con me prima dei settori con il pavè».
Il giovane sloveno che indossa la maglia bianca ha aspettato lo scatto di Stuyven per raggiungere il gruppo e grazie a questa azione è riuscito a prendere secondi importanti.
«Nel finale mi sentivo abbastanza bene. Quando Stuyven ha attaccato, l'ho seguito, e siamo rimasti insieme fino al traguardo. Alla fine ho guadagnato qualche secondo e questo mi ha reso abbastanza soddisfatto».
Durante l'attacco lungo quasi 20 chilometri, Pogacar insieme a Jasper Stuyven ha guadagnato un minuto di vantaggio sul gruppo di Vingegaard, incrementando di 13” il vantaggio sui rivali.
«Non avevamo molti punti di riferimento. Ci sono pessime connessioni con le radio quando sei sui tratti di pavè e le macchine sono molto distanti. Ho corso d’istinto ma non avevo in mente di prendere la maglia gialla oggi. Non avevo dati abbastanza affidabili dall’ammiraglia e sapevo solo a quanto stavano in testa. Siamo andati fino in fondo e sono soddisfatto del risultato».