Wout VAN AERT. 10 e lode. Un due tre, alza… le braccia al cielo. Sorride Wout, sorride e allarga le braccia come un albatros o un gabbiano, forse un’aquila reale, che spicca il volo e se ne va, con apparente facilità, dopo un lavoro pazzesco e sublime da parte dei suoi compagni di squadra. Gli altri ci provano a riprenderlo, ma la loro intenzione resta tale: c’è poco da fare contro i campioni di cotanto lignaggio. L’hanno ammonito per aver gettato fuori dalle zone di raccolta l’immondizia. Ammonizione e penalizzazione. Oggi nella zona d’arrivo getta il cuore sul manubrio, non in un cassonetto, e se ne va. Nessuno ha da dirgli nulla, nessuno ammonisce, penalizza o redige ammende: prendono solo nota. Un due tre… alza, le braccia al cielo.
Jasper PHILIPSEN. 7. Il 24enne belga della Alpecin-Fenix fa un volatone pazzesco, che vale la vittoria, se solo non ci fosse il suo illustre connazionale là davanti di qualche metro. Vede bene la linea del traguardo, ma non vede benissimo davanti al proprio naso.
Christophe LAPORTE. 7. Fa la volata per non perdere l’abitudine e la fa piuttosto bene.
Alexander KRISTOFF. 5,5. Nonostante oggi festeggi i suoi 35 anni, non si tira indietro, perché non l’ha mai fatto, perché fa parte del suo mestiere, ma anche oggi qualcosa gli manca: non tantissimo, però…
Peter SAGAN. 5,5. Oggi meno convincente di altre volte, dove aveva davvero dato l’idea di poter ottenere qualcosa di più. Oggi fa una volata da piazzamento, e si piazza.
Luca MOZZATO. 7. Il ragazzo della B&B Hotel ci riprova, con assoluta umiltà, con indomabile costanza e ottiene un sesto posto che pesa. Intanto si migliora: dopo un 9° posto, eccolo ancora nella top ten.
Danny VAN POPPEL. 5. Il ragazzo olandese avrebbe i numeri per fare male, soprattutto ha squadra, ma le sue volate sono sempre all’indietro.
Alberto DAINESE. 5,5. Arriva ad un palmo dalla top ten, in un finale di tappa che poteva anche esaltarlo. Deve ancora prendere bene le misure.
Magnus CORT. 8. La maglia a pois della EF Education-EasyPost prende e va, stavolta con Anthony Perez (Cofidis). Il danese fa incetta di punti per la maglia degli scalatori, poi Perez sulla sua bellissima De Rosa cerca tutto solo nel finale il colpo della vita: sarà per la prossima volta.
Philippe GILBERT. 40. Soffia sulle candeline, e sono tante, anche se lo spirito è quello di sempre. Quello di un grande campione.
Valerio PIVA. 36. Anche per il tecnico italo-belga è il giorno del compleanno, e Kristoff sperava di portare in albergo una bottiglia per festeggiare. Stasera la porterà ugualmente.