Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazioen Internazionale Luigi Di Maio ha voluto inviare un messaggio ad Alessandra Cappellotto, premiata ieri da Amnesty International con il riconoscimento “Sport e diritti umani” per il suo impegno di solidarietà e in favore dei diritti dei più deboli. Ecco il messaggio del ministro Di Maio:
Saluto tutti i partecipanti all’evento odierno e ringrazio Amnesty International e Sport4Society per questa iniziativa. Rivolgo ad Alessandra Cappellotto le mie più sentite congratulazioni per il meritato riconoscimento che riceve oggi da Amnesty. Con la sua Associazione Road to Equality, Alessandra sostiene le donne e le ragazze che coltivano la passione del ciclismo, in particolar modo nei Paesi emergenti e in quelli in via di sviluppo. Grazie al suo coraggio e alla sua determinazione, Alessandra è riuscita nel momento di maggiore difficoltà dello scorso agosto, anche grazie ad un ottimo gioco di squadra con la Farnesina, ad aiutare le cicliste afghane che hanno trovato solidarietà e accoglienza in Italia, dimostrando di essere non solo una protagonista dello sport italiano nel mondo ma anche una campionessa di uguaglianza di genere e solidarietà.
La nostra attenzione verso l’Afghanistan resta massima. Siamo tuttora molto preoccupati per quanto accade nel Paese e per il deteriorarsi della condizione delle donne e delle ragazze afghane, i cui diritti e libertà fondamentali sono sempre più compressi. Le più recenti limitazioni all’istruzione femminile, il ripristino di codici di abbigliamento lesivi della dignità delle donne e delle ragazze, le forti restrizioni alla libertà di movimento e la negazione del diritto allo sport sono segnali allarmanti davanti ai quali l’Italia non resta indifferente.
Il grave conflitto in corso, causato dall’aggressione russa all’Ucraina, ha evidenziato in modo drammatico anche nel cuore dell’Europa l’importanza di valori irrinunciabili come il dialogo, la collaborazione, l’inclusione e il rispetto per la diversità. Siamo convinti che lo sport, inteso come valore sociale, sia un veicolo formidabile per promuovere la pace e per contribuire a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati nell’Agenda 2030. Questo è anche l’impegno che abbiamo assunto accogliendo in Italia le bandiere olimpica e paralimpica a conclusione dei Giochi olimpici invernali di Pechino 2022, in vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali che ospiteremo a Milano e Cortina d’Ampezzo nel 2026.
In questo stesso spirito, l’Italia si impegna in tutte le sedi multilaterali per rafforzare il legame tra sport e diritti umani e per ribadire l’importanza di rispettare, anche grazie allo sport, i diritti fondamentali di tutti, senza discriminazione e “senza lasciare indietro nessuno”, come recita il motto dell’Agenda 2030.
Abbiamo promosso attivamente nel Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite l’adozione di una Risoluzione sulla partecipazione allo sport delle persone con disabilità e, proprio per valorizzare questo tema, ospiteremo a New York il prossimo 15 giugno un evento a margine della XV sessione della Conferenza degli Stati Parte della Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità [con le ONG Progetto Filippide e Teatro Patologico].
Voglio inoltre ricordare che, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, lo scorso 8 marzo, abbiamo aderito ad un’iniziativa dell’ONU per valorizzare il ruolo di donne leader nel mondo che hanno contribuito al progresso degli ideali delle Nazioni Unite. In questo contesto, abbiamo promosso l’esempio di Bebe Vio, plurivincitrice delle Para olimpiadi e Ambasciatrice delle Olimpiadi di Milano/Cortina, che si è distinta per il suo impegno attivo nella promozione dello sport come strumento di realizzazione personale e di inclusione per le persone con disabilità.
Anche nell’ambito della nostra Presidenza del Consiglio d’Europa, che si è recentemente conclusa, abbiamo voluto valorizzare lo sport come veicolo di partecipazione, aggregazione e inclusione, e sottolineare la necessità del rispetto della correttezza e dei valori etici e morali della pratica sportiva.
Proteggere e promuovere i diritti umani e le libertà fondamentali resta una priorità dell’azione della Farnesina. Rinnovo quindi il mio ringraziamento ad Amnesty International e Sport4Society per aver promosso questa iniziativa di sensibilizzazione e alle sportive e agli sportivi che, come Alessandra Cappellotto, si mettono al servizio della solidarietà e dei valori di rispetto e inclusione.
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