Per lunghi minuti ha avuto uno sguardo preoccupato, poi in volto gli si è dipinto un sorriso. Filippo Ganna si è alzato dalla sedia del migliore solo per andare incontro a Wout Van Aert che, come primo gesto dopo il traguardo, ha voluto salutare il vincitore. Una stretta di mano, complimenti reciproci e una pacca sulla spalla tra il campione iridato e la maglia gialla, autentici signori dello sport.
«Ho dovuto attendere molto su questa sedia, ma l’importante alla fine è aver vinto. E adesso lavorerò per supportare la squadra, in qusto Delfinato abbiamo tutto per fare bene. La crono? Con Van Aert siamo sempre molto vicini, lui è un super atleta, bisogna dire "chapeau" quando si parla di lui perché è davvero un grande» spiega Ganna.
E poi il pemontese aggiunge: «Il percorso era adatto a me, per fortuna non ha piovuto e abbiamo gareggiato più o meno tutti nelle stesse condizioni. La prima tappa del Tour? Certo, Van Aert è vicino ma per Copenaghen abbiamo ancora tempo per lavorare e per provare a costruire questa vittoria”.
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