L'uomo dello spettacolo, sempre e comunque. Mathieu Van der Poel è stato uno dei grandi protagonisti del Giro d'Italia, premiato ieri sul podio di Verona come atleta più combattivo della corsa rosa.
Alla sua prima esperenza completa in un grande giro (lo scorso anno al Tour si era ritirato prima di metà corsa per preparare le Olimpiadi), il campione olandese ha raccolto un bilancio di tutto rispetto: una vittoria di tappa, un secondo e un terzo posto nelle due cronometro, un altro secondo posto a Jesi con tanto di congratulazioni al vincitore Girmay, tanti chilometri in fuga, senza paura, anche nelle tappe meno adatte, quelle delle salite che poi lo hanno puntualmente respinto.
Ma soprattutto Van der Poel ha dato l'impressione - bella - di divertirsi quando è in sella alla sua bcicletta, di pedalare contento, senza tener troppo conto di calcoli, tattiche e prospettive. Certo, probabilmente spreca, probabilmente ha preso le misure in un grande giro, probabilmente si è "scoperto" sulle tre settimane, ma una cosa è certa: ci ha fatto divertire.
Anche sulle salite più dure, dove ha sfoderato la sua impennata, anche all'Arena di Verona, che lo ha accolto con un boato quando è entrato pedalando su una ruota sola.
Sì, Mathieu Van der Poel ci ha fatto divertire tanto, anche con la sua pizza all'ananas. Speriamo solo di rivederlo presto e che anche lui, come troppi altri, non dimentichi in futuro la strada che porta al Giro.