Giulio Ciccone ci mette la faccia. Salta subito in salita, arriva al traguardo con oltre nove minuti di ritardo, in quella che per lui era "la tappa" ma accetta di presentarsi, come aveva promesso, all'appuntamento con il Processo alla Tappa. Pochi minuti, poche battute per confessare che: «La bici è così, non sempre le cose vanno come si vuole. È stato un dispiacere per me salire in mezzo a tanti tifosi e non essere competitivo, ma quando si hanno problemi non si può fare altro. Però abbiamo la maglia rosa, abbiamo un grande obiettivo davanti e a me, come in tutte le giornate stortec non resta altro che guardare avanti e girare pagina. Juan Pedro Lopez? Ero fiducoso per lui, lo avevo detto anche ieri: ora mi metterò al suo servizio per difendere la maglia il più a lungo possibile e intanto vediamo giorno per giorno se riuscirò a riprendermi o meno».