Per Quinten Hermans il secondo posto di oggi è stato del tutto inaspettato e il belga non si aspettava di poter battere allo sprint un campione del calibro di Van Aert. Il ventiseienne della Intermarché-Wanty-Gobert era incredulo anche dopo essere salito sul palco delle premiazioni e il piazzamento di oggi è sicuramente il risultato più bello della sua carriera.
«Non avrei mai potuto immaginare una cosa del genere stamattina - ha detto Hermans commosso -. Questa è davvero una grande sorpresa, anche per me».
Per il belga arrivare secondo in una delle due Classiche Monumento di casa ha un valore importante, ma il modo in cui è riuscito ad ottenere questo risultato lo ha reso ancora più felice. «Vincere lo sprint per il secondo posto proprio in questa corsa è incredibile ed è incredibile perché c’era da battere un corridore come Wout van Aert. Lo conosco molto bene e tutti sanno quanto sia forte in uno sprint. Penso di non aver sbagliato nulla e sono riuscito a prendere la ruota giusta. Sentivo di avere una marcia in più oggi e questo mi ha dato la possibilità di mettermi in gioco e arrivare al risultato. Sono rimasto davvero sorpreso e anche un po' confuso».
Quinten Hermans oggi a Liegi era felice come se fosse riuscito a vincere la Doyenne. In questa stagione ancora non era riuscito a mettersi bene in mostra e oggi grazie al secondo posto conquistato alla Liegi-Bastogne-Liegi, è riuscito a dimostrare a se stesso e a tutti che anche lui può competere con i migliori corridori del gruppo. «È stato tutto straordinario, perché sono arrivato nel gruppo al comando che poteva giocarsi il podio. So di avere gambe veloci, ma dopo una gara difficile come questa è difficile fare un risultato importante. Tutti sapevano anche quale ruota seguire in quello sprint, dovevo essere concentrato e dentro la mia testa continuavo a ripetere: Tieni la ruota di Wout, tieni la ruota di Wout: ho fatto quello che ho sentito e ho preso quella ruota ed eravamo anche con il vento contrario ma alla fine è andato tutto bene».
Per Hermans questo secondo posto conta quasi come una vittoria, questo perché la Liegi è la sua corsa preferita e questo gli da fiducia per fare ancora meglio. «Mi sembra ancora un po' tutto incredibile: ho battuto Van Aert allo sprint. È davvero incredibile. Ho lavorato sodo per essere qui. Nella Freccia Vallone non ero ancora pronto per gareggiare dopo che ero stato male al Giro dei Paesi Baschi, avevo bisogno di qualche altro giorno per essere qui in una condizione come quella che ho adesso. Essere salito sul podio con due grandissimi campioni come Remco e Wout è per me veramente un grande onore».
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