Domani van Aert farà il suo debutto alla Liegi-Bastogne-Liegi, la Classica Monumento più antica e che meglio si addice agli uomini dei grandi giri. Le stelle saranno tante al via Quai des Ardennes a Liegi, dove il traguardo sarà posto dopo 257,1 chilometri.
La Jumbo-Visma non ha portato il vincitore dell’edizione del 2020 della Doyenne, Primoz Roglic, e i gradi di capitano saranno indossati da Van Aert, che ieri ha fatto una ricognizione del percorso. «Dopo la Parigi-Roubaix mi sono preso due giorni di riposo, ma nel frattempo ho anche portato a termine dei buoni allenamenti. Mi alleno spesso in questa regione, quindi non ci sono state sorprese per me sul percorso. Conosco le salite e la loro sequenza».
Secondo il campione belga, la salita finale, la Côte de la Roche-aux-Faucons, sarà il punto di svolta della corsa. «Dopo la Roche-aux-Faucons c'è un'interessante discesa verso il traguardo. Sono andato a vederla e penso di aver fatto bene a farlo. Di solito la corsa esplode su quella salita e cercare di rientrare in discesa sarà difficile e arrivati a quel punto molti corridori avranno già dato tutto».
La Jumbo-Visma ha fatto una buona primavera ed è sempre stata tra le squadre favorite, ma la positività al Covid di Van Aert prima del Fiandre ha causato una battuta d’arresto alla squadra. «In queste condizioni posso certamente fare qualcosa a Liegi. Ho poche possibilità di vincere, ma buone possibilità di ottenere un bel risultato, questa per me è una grande opportunità per far bene in una Classica importante come la Liegi. Anche per il futuro, è importante che io abbia corso almeno una volta questo Monumento».
Van Aert è stato fermato dal Covid e non ha potuto correre il Giro delle Fiandre, appuntamento che per lui era particolarmente importante. Fortunatamente il virus non si è manifestato con una sintomatologia seria e così il fiammingo ha potuto prendere parte alla Parigi-Roubaix, dove ha ottenuto un incredibile secondo posto. «Inizialmente volevo correre l’Amstel, ma durante gli allenamenti avevo capito di non aver ripreso la mia forma. Penso che quella settimana in più di allenamento mi abbia fatto bene, ora ho recuperato bene e credo di essere vicino alla mia forma migliore. Un secondo posto non mi preoccupa, se guardate i miei risultati nel ciclocross sono arrivato secondo tante volte e adesso penso solo a correre bene la Liegi».