Ha sorpreso tutti Alexander Kristoff ieri vincendo in solitaria una gara solitamente da velocisti puri e volate di gruppo come lo Scheldeprijs. I colleghi olandesi di WielerFlits hanno raccolto le dichiarazioni dell'esperto corridore norvegese dopo il trionfo: «Nelle mie precedenti 83 vittorie non avevo mai alzato le braccia al cielo in solitaria: rispetto a quando vinci in volata, entri nell'ultimo chilometro sapendo che arriverai primo e ti godi il momento con più consapevolezza. Non posso proprio lamentarmi dell'Intermarché Wanty Gobert, abbiamo tutti attenzione massima ai dettagli e la strada lo dimostra: prima Ghirmay che vince a Wevelgem, ora io che vado a prendermi lo Scheldeprijs. Naturalmente ciò non potrebbe essere possibile senza il lavoro di compagni che sanno bene come muoversi e posizionarsi: nel mio caso devo ringraziare soprattutto Gerben Thijssen ed è davvero un peccato che sia caduto! Puoi essere bravo quanto vuoi, ma se non sei messo bene quando si strappa non concludi molto. Il mio passaggio in Intermarché dalla UAE non è un passo indietro: chiaro che questa è una squadra più piccola, ma rispetto alla UAE che punta alle corse a tappe e in particolare al Tour con Pogacar, qui si dà più importanza alle classiche e questo conta per me. Mi sento una pedina fondamentale e so di potermi sbizzarrire quando posso fare risultato. Ci sono i presupposti per una stagione al massimo delle nostre possibilità, ma è ancora lunga... Prossimi impegni? Ora torno a casa in Norvegia qualche giorno, ma mi rivedrete a Pasqua per la Roubaix»
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