Caro Direttore, starò accorto, semmai mi ritrovassi con qualcuno che, un pochino permaloso, si adonta per un nonnulla come apparire un aspirante dopatone solo perché va a farsi un giretto turistico in Spagna, soggiornando così per caso in una struttura alberghiera preparata e predisposta ".. per gli amanti dello sport, a qualsiasi livello, che vogliono migliorare il loro rendimento... in strutture dotate di tecnologia innovativa..." e, ciligina sulla torta, di "...camere dotate di sistemi di ipossia". Non mi sono inventato nulla: si tratta, sintetizzandone gli ...stimolanti pregi pubblicizzati, di un Hotel Boutique Hipoxico.
D'altronde, non sia mai che un nativo di Rimini, qual è il sottoscritto, dunque di una città che ha nel turismo la propria essenza, storca il naso se qualcuno, di professione ciclista oppure semplice cicloamatore, anzichè andarsene in ritiro o in vacanza attiva presso - che so - uno dei Bike Hotel dell'italianissima Riccione, decida di soggiornare in un altro Paese non solo a vocazione turistica ma anche ad alta innovazione performante, scegliendo così per caso l'Hotel Syncrosfera. E' solo un'insignificante appendice che, sempre com' è facile verificare, in questo... stupefacente Hotel siano state predisposte delle stanze con moderni sistemi ipossici che simulano le condizioni di una permanenza ad alta quota . Ecchesaràmai!
Poi, siccome la pubblicità è l'anima del commercio, è bellamente di pubblico dominio che il corridore e campione belga Victor Campenaerts, quest'anno accasato al Team Lotto Soudal, per l'Hotel Syncrosfera non sia proprio un turista per caso: se la memoria non m'inganna, si tratta dello stesso corridore che dichiarò senza remore ad una nota emittente belga "Dormo in una tenda ipossica dove simulo una quota di 4700 metri sul livello del mare, il massimo che si possa raggiungere senza rischiare di morire....A 4700 metri costringi il corpo a produrre il massimo di globuli rossi... mi sono sentito fortissimo perchè avevo talmente tanti globuli rossi da eguagliare uno che si è iniettato dell'Epo. ...sono ripartito con un ematocrito altissimo...". Dunque, per il Victor corridore ciclista, e a detta della Direzione dell'albergo Hipoxico anche per altri noti e prestigiosi Team, evviva la tenda o camera ipossica, o ipobarica che dir si voglia, ancora meglio se collocata in un Hotel stellato ove, oltre ad essere coccolati, si è anche adeguatamente rimpinzati di gustosi globuli rossi, con un menù che ho la sensazione varrà a costituire il piatto forte della casa.
Peccato, ma tutto sommato è una miserevole quisquilia, che nella nostra amena e apprezzatissima Italia camere di tal fatta vadano a cozzare con il codice penale, e ancora prima con la cosiddetta Normativa Antidoping. A
casa nostra, che si tratti di private dimore o di Hotel, sarebbero stanze in cui si fanno cose turche. Occhio, non mi si fraintenda: non censuro certo le faccende di letto a cui non è male o peccato nè reato, dedicarsi con metodo, ma ho riguardo a quella cosuccia che, in forza della Legge 376/200 ed ora per l'Art. 586bis Cod.Pen., ha nome di "PRATICA DOPANTE". Questa è roba seria, vale a dire l'adozione di pratiche mediche non giustificate da condizioni patologiche, idonee a modificare le condizioni del fisico. Indovinate a che fine? Per essere più belli ed attraenti? No di certo: ma per alterare le prestazioni agonistiche degli atleti. Insomma, per barare, come prima e più di prima.
Ma scusate, forse ho perso dei passaggi: non si va ripetendo che il ciclismo è cambiato, che non è più come una volta, che i furbetti non avranno scampo, che i controlli contro il doping saranno sempre più mirati, facendo anche ricorso a sofisticate tecniche investigative, che - insomma - la legge sarà uguale per tutti? Temo che, ancora una volta, il Principe De Curtis in arte Totò abbia la risposta giusta: MA MI FACCIA IL PIACERE!
Cordialmente.
Fiorenzo Alessi