Ellen Van Dijk è ormai da anni una delle colonne portanti del team Trek Segafredo. Grande donna di squadra, esperta nella lotta contro il tempo, è in grado di dare alle compagne un supporto fondamentale, ma anche si togliersi delle belle soddisfazioni. A fine 2021 si è ripresa lo scettro di campionessa del mondo a cronometro dopo ben otto anni ed ha conquistato il titolo di campionessa europea in linea.
La scorsa stagione non è però finita nel migliore dei modi per la passista olandese che sta ancora lottando con i postumi di alcune cadute rimediate nella prima storica edizione della classica delle pietre.
«Al via della Parigi Roubaix ero una delle favorite ed ero veramente molto emozionata, poi però durante la corsa sono stata veramente sfortunata; caduta per ben quattro volte, il terreno era maledetto - ci racconta Ellen -. Sono state delle brutte cadute, ho picchiato la schiena e anche la testa. Ho rimediato una concussione di cui ancora sento le conseguenze, non è un incidente semplice da superare, ma fortunatamente la stagione era finita e così ho cercato di recuperare. A febbraio ci sarà la mia prima corsa e sono sicura di avere ancora un po’ di tempo per riprendermi al meglio. Per il momento sto cercando di allenarmi bene e di darmi il tempo giusto di ripresa, non voglio sottoporre il mio corpo ad uno stress eccessivo».
In questi giorni la campionessa europea è in Spagna al training camp con la Trek Segafredo ed ha già iniziato a stilare i primi programmi. Inizierà dalla Settimana Valenciana per poi dedicarsi alle classiche del nord che occupano un posto speciale nel mio cuore. «Dovrei essere al via del Giro e del Tour, sono parecchio curiosa di vedere come andrà la corsa a tappe francese. A noi donne è stata data un’incredibile possibilità di visibilità e dovremo cercare di sfruttarla al meglio, il percorso mi affascina, ma manca di una cosa: non ci sono cronometro e mi dispiace non poter sfoggiare la mia maglia da campionessa del mondo in una corsa di così grande prestigio».
Per tutte le gare in linea Ellen potrà però indossare quella di campionessa europea che la riempie di orgoglio e che proverà a difendere ai prossimi campionati continentali.
Il prossimo febbraio Ellen Van Dijk compirà 35 anni, sa di essere una delle atlete più esperte del gruppo, ma non ama pensare all’età, ogni stagione è una nuova opportunità per poter imparare cose nuove, ma anche per insegnare alle più giovani. Negli ultimi anni il ciclismo è cambiato ed è felice di averlo vissuto in prima persona. «La maglia da campionessa europea è una grande responsabilità, ma arrivata a questo punto della carriera ho capito che l’importante è divertirsi e dare il massimo, poi i risultati arrivano da sé» ci racconta Ellen che tesse le lodi su ciascuna delle sue compagne passando anche per le italiane Elisa Balsamo ed Elisa Longo Borghini. Un pensiero speciale è per Lizzie Deignan, collega ed amica che nella scorsa stagione l’ha davvero emozionata. «Quello che ha fatto Lizzie a Roubaix è stato qualcosa di pazzesco, io e tutte le persone che amano il ciclismo ci siamo emozionate, ma non solo, anche chi non seguiva questo sport è rimasto affascinato da quelle immagini straordinarie. Penso che la sua non sia una semplice vittoria, è entrata nella storia e ha lanciato un messaggio importantissimo a tutti quanti: se si vuole qualcosa bisogna fare di tutto per raggiungerla. È una guerriera, è una madre e una campionessa, per me è un onore averla compagna di squadra. Il suo esempio mi spinge ad affrontare una grande stagione».