Elisa Longo Borghini è ormai da anni una delle punte di diamante del ciclismo italiano femminile ed ha concluso uno straordinario 2021 in cui risplendono una medaglia olimpica e la riconferma e l’ennesimo bis tricolore. In questi giorni è in ritiro con la squadra in Spagna per preparare al meglio la prossima stagione in cui non mancano i grandi obiettivi.
«Questo primo periodo di ritiro sta andando molto bene, dopo la fine della stagione ho fatto quindici giorni di stop senza bici, ma poi ho ripreso subito a novembre con brevi pedalate». racconta la portacolori del team Trek Segafredo che si sta preparando per una grande stagione. I primi appuntamenti agonistici ci saranno a metà febbraio per poi proseguire con le grandi classich, con particolare attenzione alle Ardenne, grande obiettivo stagionale e poi dedicarsi ai grandi giri. Elisa prenderà parte sia a Giro che Tour.
Il Tour de France è una grande novità nel calendario internazionale femminile ed Elisa non vede l’ora di prendervi parte. «Il Tour femminile è un bel ritorno, insieme alla Parigi Roubaix che ho avuto l’onore di correre, è un po’ la pietra miliare di tutto il ciclismo e sinceramente non so proprio cosa aspettarmi. Alcune delle mie compagne di squadra sono state alla presentazione a Parigi e mi hanno detto che veramente qualcosa di grandioso - prosegue Elisa - io sinceramente mi presenterò al via con lo sguardo di una bambina, con tanta voglia di imparare, ma con la necessità di avere sempre i piedi ben ancorati a terra. Non nascondo che mi piacerebbe vincere una tappa, ma bisognerà vedere cosa deciderà la squadra, una cosa però è certa: come sempre cercherò di combattere nel migliore dei modi».
Negli ultimi tre anni il ciclismo femminile ha avuto una crescita incredibile, sempre più team con base maschile hanno creato la loro branchia rosa e ormai sono davvero poche le grandi corse a non avere una doppia versione. La Parigi Roubaix quest’anno e il Tour l’anno prossimo sono due importanti pedine in un panorama che si spinge sempre di più verso la parità di genere e il team Trek Segafredo ha avuto un ruolo cruciale. Elisa Longo Borghini sta vivendo proprio questa evoluzione, anche se ammette che forse avere Giro e Tour nel mese di luglio non è poi così l’ideale, sarebbe bello non dover scegliere tra i due. «Il ciclismo femminile è in forte crescita, ma non dipende solo da noi - spiega Elisa -: in gruppo abbiamo atlete fortissime, addirittura tra le italiane abbiamo anche una campionessa del mondo e tante giovani emergenti. Come Trek Segafredo siamo stati i primi a garantire un minimo salariale uguale per uomini e donne, ma non basta. La chiave di tutto è l’esposizione mediatica che permette di farci conoscere e di avere più sponsor che di fatto finanziano ciò che facciamo. Avere le gare in coppia con quelle maschili aiuta per avere più visibilità, spesso è ancora più importante dell'avere premi sostanziosi. Possiamo anche vincere tanto, ma se nessuno ci vede, nessuno sponsor finanzierà la nostra squadra. Tra gli uomini si parla spesso dell’impresa di vincere Giro e Tour nello stesso anno, ma ora che anche noi li abbiamo entrambi chi dice che non possiamo tentare anche noi?».
La Trek Segafredo ha dimostrato di essere una delle squadre più forti in assoluto, grandi campionesse e capitane con la capacità di mettersi a servizio delle compagne, dei veri e propri ruoli interscambiabili che hanno contribuito a creare un concetto di famiglia. L’unione e l’amicizia sono proprio i punti di forza di questo team incredibile in cui dalla prossima stagione entrerà a far parte anche Elisa Balsamo già compagna di squadra nella nazionale e nella formazione delle Fiamme Oro. «Ho voluto fortemente Elisa Balsamo - riprende Elisa Longo Borghini - ritengo che sia un grande talento e sono sicura che sarà sia un ottimo leader che una grande gregaria. È giovane ma ha la testa sulle spalle, alla Trek avrà la possibilità di crescere ancora e di diventare una grande campionessa di classiche. Lei come altre viene dalla scuola della Valcar, un ottimo team che fa crescere le ragazze al meglio».
Elisa Longo Borghini inaugurerà il suo 2022 con la Settimana Valenciana, intanto si allena con la squadra al caldo prima di rientrare in Italia. Ama correre e stare all’aria aperta, ma ammette di non essere per la multidisciplinarietà. «Ogni tanto prendo in mano la MTB quando proprio non posso andare su strada. Il ciclocross? Sicuramente la Coppa del Mondo in Val di Sole con la neve è stato suggestiva, ma mi ha anche ricordato il motivo per cui non lo pratico, meglio guardarlo in televisione... Soffro il caldo, ma amo lo sport sotto il sole, sarà che da bambina con mia mamma sciatrice sono stata a sufficienza nella neve…».
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