Andrea Tafi non ha voce per il dolore, per la morte di Guido, fratello maggiore di soli 18 mesi, morto oggi a soli 56 anni per Covid. «Sono dilaniato dal dolore – dice a tuttobiciweb l’ex campione toscano -, non riesco a capacitarmi di una cosa così brutale e ingiusta».
Guido era massaggiatore della Vini Zabù, team per il quale il 6 ottobre si era recato in Francia al Circuit des Ardennes per l’ultima corsa stagionale, dove per altro la squadra giovedì 7 ottobre non ha preso il via a causa della positività al Covid di due corridori. Lì, molto probabilmente, Guido ha contratto questa brutta bestia. Una settimana a casa, ma visto che le cure non davano alcun aiuto è stato ricoverato all’Ospedale di Santo Stefano di Prato, dove è morto dopo tre settimane di ricovero in terapia intensiva. «Mi dissero subito che sarebbe stata una lunga Roubaix – aggiunge Andrea -, ma speravo che questa corsa la potesse vincere».
Guido era separato da anni, non aveva figli, lascia mamma Giuseppina, 86 anni, Andrea e la sorella Mara, oltre ai nipoti e a tantissime persone che gli hanno voluto sinceramente bene. «Sabato scorso mi avevano detto: “se va avanti così, siamo sulla buona strada…” non è stato così».
Purtroppo per alcune patologie (era cardiopatico e aveva la sindrome di Kawasaki), non era vaccinato. «Ragazzi questa è una malattia terribile, basta scherzare con il fuoco: vaccinatevi!».
I funerali si terranno mercoledì a Ponte a Cappiano, frazione di Fucecchio, alle ore 14.30.
A mamma Giuseppina, a Mara, all’amico Andrea, a tutta la famiglia Tafi, l’abbraccio più grande e sincero da parte della redazione di tuttobiciweb.it
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