Caro Pier Augusto,
scusa se non ti chiamo direttore, ma è da tanti anni che ti conosco e ti considero davvero un amico e per questa ragione ti scrivo queste poche righe dopo aver letto della vicenda legata all’artista e cabarettista Omar Fantini che ha suscitato tante polemiche per quella sua infelice uscita sul mirino della Mercedes da usare per mirare i ciclisti sulle strade.
È chiaro, come hanno scritto Cassani e Bettini, per arrivare a Vincenzo Nibali, che Fantini ha usato una iperbole assolutamente infelice. Come hai scritto tu, caro Pier, è anche giusto smorzare gli animi e ragionare sulla sicurezza, seriamente. Omar Fantini, involontariamente, ci ha comunque offerto un assist, che molti hanno con educazione colto per stigmatizzare il fatto, altri, troppi, sono trascesi. Permettimi di dire che un esame di coscienza dobbiamo farlo anche noi ciclisti, e dico noi perché nonostante la mia età e il mal di schiena, in bicicletta ci vado ancora.
Dobbiamo anche noi stare attenti e rispettare il codice della strada, rispettare gli automobilisti. Ogni giorno vedo cose non accettabili, da ciclisti che non rispettano un solo semaforo, a ciclisti in doppia fila anche su strade che questo non lo consentono assolutamente.
Invito tutti, amici ciclisti e automobilisti che spesso sono e siamo la stessa cosa, ad un po’ di rispetto in più. Loro, gli automobilisti hanno tante colpe, ma anche noi non siamo immuni. Diamoci una mano. Se ce la facciamo, proviamo a pedalare assieme.
Grazie Pier per lo spazio che mi riserverai e ti saluto con un abbraccio affettuoso e sincero
Davide Boifava