Caro Direttore,
vi sono circostanze in cui occorre davvero dire le cose come stanno. Anche se, facendolo, si corre il rischio di dare un qualche credito a soggetti che, ad onor del vero, non possono accampare crediti proprio con nessuno. Anzi, sono incalliti debitori del Padreterno, che, affaccendato ovviamente in tutt'altre e ben più serie faccende, ha trascurato e sottovalutato i rischi del metterli in circolazione. Insomma, se non fossero mai nati, non se ne sarebbe avvertita la mancanza.
Non so chi sia quel tizio, impropriamente qualificato come "comico", che, esibendosi (si fa per dire...) in uno sproloquio che arditamente si è spacciato per monologo, ha pubblicamente fornito dimostrazione del proprio acume prendendosela con i "ciclisti" . Senza timore di eccedere, un blaterare indefinibile, frutto di una colossale ed insanabile deficienza: della serie... (bip) e trovare spazio e modo di rendere partecipi gli altri di questo grandioso stato di grazia. Un classico esempio di quanto il cervello, e soprattutto il corretto uso che possa farsene, sia sempre più un optional, e neppure di quelli più ricercati.
Mi fermo, anche se avrei altre paroline da dedicare a questo sciagurato allievo - un vero e proprio "somaro", parlando in termini educativi e di pratica scolarità - di quella che è la vera ars comica, roba seria e di tradizioni secolari. Tutto sommato, contenendomi in termini esplicitati etimologicamente, ho solo espresso il mio pensiero, come merita un soggetto simile. Se si è offeso, non mi dispiace di certo: può sempre querelarmi. Allora sì che ci si potrà appropriatamente divertire.
Cordialmente.
Avvocato Fiorenzo Alessi