Ventidue anni compiuti lo scorso luglio, la danese Emma Norsgaard Jørgensen è una delle più promettenti atlete a livello mondiale. Il suo rendimento nella stagione 2021 è molto alto: si è messa in mostra vincendo il titolo di campionessa danese contro il tempo ed arrivando seconda nel campionato nazionale in linea; ha fatto bene al Giro d’Italia Femminile dove ha vinto la tappa di Colico e conquistato il secondo posto nella classifica a punti finale, per non parlare dei molti altri piazzamenti conquistati con la maglia del Team Movistar nel corso della stagione e del decimo posto nella crono europea di Trento.
Ora Emma è in Belgio dove sta vivendo una rassegna iridata per lei piena di impegni: ha gareggiato ieri nella prova a cronometro chiudendo dodicesima, prenderà parte al Team Relay e anche alla prova su strada delle Élite.
In una lunga intervista pubblicata nei giorni scorsi da Cyclingnews, la talentuosa atleta di Silkeborg ha espresso la speranza di poter finire bene questa bellissima annata ma ha anche sottolineato come sia stato difficile gestire la stagione a livello mentale cercando di essere sempre all’altezza delle aspettative. «Questo è stato il mio miglior anno finora, sarà difficile ripetersi nel 2022 ma ci proverò», assicura.
Riguardo ai Mondiali l’atleta del Team Movistar ha dichiarato di amare particolarmente le corse contro il tempo, prove che per lei hanno un fascino particolare, aggiungendo di essersi sorpresa nel 2020 quando finì al settimo posto la crono di Imola: «Adesso mi aspetto sempre molto da me stessa e so che a volte posso rimanere delusa», ha argomentato. Per la prova in linea Norsgaard Jørgensen ha le idee chiare e non si nasconde: «Il percorso mi piace, non è come quello del Giro delle Fiandre, si addice maggiormente alle mie caratteristiche e quindi spero di fare bene». Sulla sua favorita non sembra avere dubbi e indica in nome della belga Lotte Kopecky: «È sempre quella che curo in gruppo perché so che è sempre forte».
Nella sua intervista Emma ha confidato ai colleghi di Cyclingnews anche che, a 19 anni partecipando ai Mondiali di Innsbruck 2018 avrebbe voluto gareggiare tra le Under23 se ci fosse stata la categoria: «Non ero pronta a fare le gare difficili con le Élite in quel momento, sarebbe stato molto bello avere quella categoria». La campionessa danese prosegue ancora: «Abbiamo la gara femminile under 23 agli Europei e davvero non capisco perché non sia possibile avere la stessa categoria femminile ai Mondiali. Sono una grande sostenitrice della categoria Under23, perché il passaggio dalle Junior alle Élite può essere molto difficile, ed è un vero peccato che la fascia Under23 sia solo per gli Uomini ai Mondiali, spero che questo possa cambiare».
E conclude sottolineando: «La categoria Under23 aiuterebbe molto perché darebbe il tempo di crescere in modo graduale prima di passare al professionismo. Non puoi goderti lo sport come professionista se non sei strutturato per farlo».