Per Filippo Pozzato il periodo più caldo dell'anno deve ancora arrivare. Da quando non è più corridore organizza corse per professionisti, una l'ha creata di sana pianta: è la Veneto Classic, liberamente ispirata alle corse del Nord. È in calendario domenica 17 ottobre, a ridosso del Giro del Veneto, una bella addormentata del calendario professionistico che torna in pista, dopo otto edizioni saltate, grazie alle amorevoli cure di patron Pippo. A Pozzato piacciono le Fiandre, basta vedere l'altimetria della Veneto Classic: tante salite brevi e secche, qualche tratto di pavé accuratamente scovato. Si parte da Venezia ma la maggior parte dei riflettori saranno puntati sulla provincia di Vicenza, perché è qui che la corsa si decide e si conclude. Bassano avrà l'onore di applaudire il vincitore, ovvero il più bravo a digerire l'abbuffata di dislivelli racchiusi nel Marosticense.
La prima edizione della Veneto Classic partirà dal parco San Giuliano, vicino a Marghera. I primi 50 chilometri sono un drittone piatto: Mogliano, Preganziol, Treviso, Spresiano, Ponte della Priula, Susegana, Conegliano. Qui inizia la rumba: si va su di giri con l'ormai celebre "muro" di Ca' del Poggio e si prosegue in saliscendi per Refrontolo e Pieve di Soligo. Il punto di maggiore altitudine è Combai, salita di pochi chilometri che viene affrontata da Nord. L'omaggio alle terre del Prosecco prosegue per Guia e Valdobbiadene. Si attraversa il Piave a Fener, si scende a Pederobba e qui inizia l'avvicinamento a Bassano: Possagno, Castelcucco, Asolo, Fonte Alto, Mussolente (via Piana d'Oriente) e San Giacomo di Romano d'Ezzelino. Gli ultimi 88 chilometri saranno tutti pedalati in provincia di Vicenza. Da Bassano si sale in via Marchetti a Valle San Floriano di Marostica, ovvero il valico meglio noto come la Rosina. Superata Marostica, a Colceresa arriva la Tisa, la strettoia molto ripida con fondo in pietre, sperimentata durante il campionato italiano professionisti dell'anno scorso.
A Mason si risale la valle di Lavarda, scollinamento alle "Veneziane" e poi ancora un passaggio sulla Tisa. Si entra quindi nel classico circuito della Rosina, reso celebre dalle "premondiali" degli anni '90 e da più di un passaggio del Giro d'Italia. I giri da compiere saranno tre, prima di atterrare definitivamente su San Michele di Bassano, scavalcare strada Soarda e preparare lo sprint, se sprint sarà, in viale Diaz, a due passi dal Ponte degli Alpini. Totale: 206 chilometri. Questo è il piatto forte dell'offerta che nell'arco di pochi giorni proporrà il Giro del Veneto con partenza a Cittadella, incursione sui Berici e arrivo a Padova (13 ottobre), la Serenissima Gravel per professionisti, da Jesolo a Piazzola sul Brenta (15 ottobre) e la granfondo amatoriale VenetoGo (16 ottobre), che ricalca buona parte del finale della Classic. Un pacchetto chiamato "Ride the Dreamland", creato da Filippo Pozzato con a ruota Jonny Moletta e altri collaboratori e il sostegno, tutt'altro che simbolico, della Regione Veneto.
da Il Giornale di Vicenza
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