Mancano esattamente tre ore alla finale che assegnerà il titolo olimpico dell'inseguimento a squadre e ancora non è disponibile una lista dei partenti ufficiale. Nel velodromo di Izu la battaglia è serrata tanto in gara quando tra un round e l'altro, con le varie Nazionali a farsi la "guerra" regolamenti alla mano.
La Danimarca, già ammonita nella prima giornata della rassegna su pista di Tokyo2020 per aver applicato dei cerotti che favorirebbero l'aerodinamica, è di nuovo sotto accusa perchè avrebbe usato un sottobody messo in commercio dopo il 1° gennaio 2021, quindi non autorizzato dai regolamenti vigenti. Agli azzurri, che si erano informati per utilizzarne un modello analogo, era stato risposto un secco no.
La Gran Bretagna, ieri tamponata dal velocissimo trenino danese, nella semifinale e (anche per questo) tagliata fuori dalla lotta per le medaglie ha presentato ricorso alla giuria, che ieri ha preso una decisione alquanto discutibile, e oggi si trova ad affrontare una questione spinosa. Se ammonirà nuovamente la Danimarca, i grandi favoriti sarebbero fuori dai giochi e l'Italia avrebbe la strada spianata verso la medaglia d'oro.
Ieri Filippo Ganna, a cui avevamo chiesto, di questa lotta di nervi tra le varie formazioni aveva smorzato gli animi con una battuta: «Hanno provato ad insinuare persino che il mio manubrio non fosse omologato dall'UCI, hanno provato a metterci i bastoni tra le ruote, senza fare lo sbruffone, avrei potuto partire anche con il manubrio della corsa a punti e la nostra performance non sarebbe cambiata».
Super Pippo con i moschettieri Simone Consonni, Francesco Lamon e Jonathan Milan cercano di non farsi distrarre da queste discussioni: i nostri splendidi quattro, tutti per uno e uno per tutti, scenderanno in pista per dimostrare di essere i più forti. Anche contro i più furbi.
Aggiornamento
Alle 15.16 ora giapponese viene stampata una starting list aggiornata che conferma la finale per l'oro tra Danimarca (che schiera Lasse Norman Hansen, Niklas Larsen, Frederik Madsen e Rasmus Pedersen) e Italia (il CT Villa ha confermato il quartetto che abbiamo visto in azione ieri e l'altro ieri con Elia Viviani riserva), per il bronzo tra Nuova Zelanda e Australia, per il 5° posto tra Canada e Germania, per il 7° tra Svizzera e Gran Bretagna.
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