Amo la pista ma non sono certo un esperto di regolamenti, così appena ho avuto tempo di farlo sono andato a consultare per curiosità quello che dice il regolamento UCI. L'ho trovato sul sito della Federazione Ciclistica Italiana ed è di libera consultazione, fra l'altro in italiano e quindi libero da qualsiasi inesatta interpretazione.
La Parte III è dedicata alle prove su pista, il capitolo 2 entra nello specifico delle gare ed il paragrafo 5 è riservato alla prova di inseguimento su pista.
L'articolo 3.2.086 recita:
Nelle ultime due batterie del primo turno di competizione (il caso della batteria Itala-Nuova Zelanda e Danimarca-Gran Bretagna oggi a Izu, ndr), se le squadre si raggiungono, la squadra che ha raggiunto l’altra è dichiarata vincitrice e si dovrà fermare il più presto possibile, per permettere all’altra squadra di completare la distanza e, pertanto, di registrare il tempo. In questo caso, se uno o entrambe le squadre raggiungono i loro avversari, i tempi delle qualificazioni saranno usati per determinare quale delle due squadre finirà la finale nel rettilineo principale.
In occasione delle finali, se una squadra è raggiunta dall'altra, la corsa è terminata e la squadra che ha raggiunto l’altra è dichiarata vincitrice.
In entrambe le situazioni sopra descritte, un colpo di pistola indica la fine della prova nel momento in cui la squadra attraversa la sua linea d’arrivo al completamento della distanza prevista o nel momento in cui una squadra raggiunge l’altra.
(testo modificato il 20.06.19; 01.10.19).
Quindi: la Danimarca ha commesso un errore perché una volta raggiunto il treno della Gran Bretagna avrebbe dovuto rialzarsi, festeggiare il suo successo (per vincere oggi era necessario fare meglio degli altri, senza contare il tempo) e permettere ai britannici di giocarsi fino in fondo le chance di raggiungere la finale per la medaglia di bronzo.
I danesi invece volevano superare il quartetto inglese per andare in finale con il record del mondo e strapparlo nuovamente agli italiani, altrimenti avrebbero rallentato e superato con calma il terzo inseguitore inglese che si era staccato dai compagni, poi si sarebbero dovuti rialzare. Invece Madsen a testa bassa non ha visto Tanfield e lo ha investito vanificando la prestazione degli inglesi. E poco importa che questa fosse ormai largamente compromessa da un'errata condotta di gara. Ricordiamo che al momento del fattaccio mancavano duegiri alla conclusione e i danesi stavano pedalando su ritmi incredibili.
Cosa abbia dovuto discutere la Giuria per un'ora stamattina non lo so e non so nemmeno se ci sia la possibilità di fare ulteriori appelli da parte dlele altre parti in causa, ma di sicuro quella presa a Izu non è stata una decisione corretta.