Cordiano Dagnoni, presidente federale e grande "pistaiolo" racconta come ha vissuto la semifinale del quartetto azzurro: «Un’emozione grande perché eravamo al limite, ce la siamo giocata con i neozelandesi sul filo dei centesimi. Sono stati tutti bravissimi ma Ganna ha colpito per il numero finale. Questo risultato premia il lavoro del ct Villa, che ha saputo creare un gruppo di lavoro coeso, e anche di Diego Bragato e Fabio Masotti, che non sono potuti essere presenti per il limite di pass messi a disposizione di ogni disciplina ma che hanno fatto un lavoro straordinario».
E ancora: «Il record del mondo è una cosa straordinaria, che porta onore e lustro a tutta la Federazione. Il quartetto rappresenta la bontà di una scuola e premia il lavoro del gruppo. Questa specialità non è solo questione di watt ma anche di cuore e i ragazzi oggi ne hanno messo tanto. Una medaglia l’abbiamo messa al collo e domani ci giocheremo l’oro con la serenità di coloro che sanno di aver fatto tutto il necessario».