È tempo di tirare fuori i taccuini e prendere appunti, perché domani parte il Giro d’Italia U23 2021. Dal 3 al 12 giugno, da Cesenatico a Castelfranco Veneto (qui il percorso completo), 10 tappe in cui i migliori prospetti a livello internazionale si daranno battaglia senza esclusione di colpi. Dal 2017 ad oggi, ovvero da quando la corsa è tornata stabilmente in calendario grazie all’asse Selleri-Pavarini-Cassani, hanno vinto Aleksandr Vlasov, Pavel Sivakov, Camilo Ardila e Tom Pidcock, tutti corridori poi sbarcati nel WorldTour e che qualche risultato di prestigio hanno già cominciato a raccoglierlo anche tra i grandi.
A livello di U23, le corse a tappe così impegnative non sono poi molte, motivo per cui il Giro U23 diventa automaticamente uno degli obiettivi principali di quasi tutti i migliori ragazzi in rampa di lancia verso il professionismo. Quest’anno, inoltre, torna la cronometro individuale a rendere ancor più completa la gara: da questi dieci giorni, insomma, ne usciranno sicuramente dei ragazzi che nei prossimi anni vedremo lottare per le grandi corse a tappe. Nell’ultimo anno caratterizzato dalla pandemia mondiale, il calendario giovanile ne è uscito fortemente ridimensionato, costringendo diversi ragazzi a doversi accontentare di pochissimi giorni di corsa. Gli organizzatori, d’accordo con l’UCI, hanno così optato per aprire la corsa anche agli atleti nati nel 1998, e non solamente dal 1999 in giù come da regolamento originale. Il livello generale della corsa, quindi, tenderà ancor di più verso l’alto.
Un nome che è già sul taccuino di tutti è quello di Juan Ayuso (Colpack Ballan), vero mattatore della prima parte di stagione con le prestigiose vittorie a Trofeo Piva, Giro del Belvedere e Giro di Romagna. Per il talentuoso spagnolo, classe 2002, sarà una delle ultime apparizioni con la maglia dello storico team lombardo, prima di accasarsi alla UAE Team Emirates, con la quale ha già un contratto fino al 2025.
A contedergli la maglia rosa ci saranno però molti corridori, a partire da Tom Gloag e il campione irlandese Ben Healy (Trinity Racing), che l’anno scorso avevano scortato perfettamente il capitano Pidcock al successo finale. Occhio anche a Henri Vandenabeele (Team DSM), secondo lo scorso anno, Alexandre Balmer (Groupama-FDJ), Sean Quinn e Matthew Riccitello (Hagens Berman Axeon), Asbjorn Hellemose (VC Mendrisio), Anthon Charmig e i gemelli Anders e Tobias Halland Johannessen (Uno-X Development), che si sono messi recentemente in mostra al Giro di Turchia dei professionisti.
Tante ambizioni anche per gli atleti italiani, a partire da Andrea Pietrobon (CT Friuli), già pluripiazzato in questo inizio di stagione, Edoardo Zambanini (Zalf Euromobil Desiree Fior), maglia bianca lo scorso anno, Marco Frigo (SEG Racing Academy), Lorenzo Ginestra (Aran Cucine Vejus), Alessandro Santaromita (VC Mendrisio), Gianmarco Garofoli (Team DSM), Manuele Tarozzi (InEmiliaRomagna) e tanti altri che invece proveranno a portarsi a casa una tappa, come Luca Colnaghi (UC Trevigiani Campana Imballaggi), vincitore di due tappe lo scorso anno, Luca Coati e Antonio Puppio (Team Qhubeka), Gabriele Benedetti e Alex Tolio (Zalf Euromobil Desiree Fior), Michele Gazzoli e Alessio Martinelli (Colpack Ballan), Alessandro Baroni (Gallina Ecotek Colosio) e Cristian Rocchetta (General Store). A questi si aggiungono tante possibili sorprese che siamo sicuri sfrutteranno il miglior palcoscenico giovanile a livello internazionale per farsi conoscere e porre le basi per il loro futuro in questo sport.
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