La divertente tappa regina del Giro di Romandia 2021, che si è corsa sotto il classico diluvio della corsa svizzera, è stata resa ancora più memorabile dalla caduta di Geraint Thomas sul rettilineo conclusivo. Il capitano della Ineos Grenadiers era impegnato nell'ultimo affondo verso il traguardo, giocandosi la vittoria parziale e la maglia di leader con Michael Woods, ma a circa 100 mt dall'arrivo la mano gli è scivolata dal manubrio mentre era in spinta e in un baleno si è ritrovato per terra.
Mentre Woods andava a vincere indisturbato, Thomas, un po' attonito, si rialzava, perdendo alla fine 21" dal vincitore: «Non sentivo veramente più le mani alla fine - ha spiegato il gallese subito dopo l'arrivo -. Ho provato a cambiare rapporto, ma invece la mano mi è scivolata via dal manubrio. È davvero frustrante, anche perché sarei potuto rimanere con quel rapporto e chiudere secondo. Fisicamente sto bene, c'è solo la rabbia per aver perso tempo in questa maniera dopo una giornata così difficile».
Il lato positivo è che si è rivisto un Thomas a grandi livelli, in grado di staccare quasi tutti in salita. Nella cronometro conclusiva di Fribourg di 17 km, il vincitore del Tour de France 2018 avrà ampiamente la possibilità di recuperare gli 11" che lo separano in classifica generale da Woods, che contro il tempo non è mai stato un asso. «Proverò il tutto per tutto, voglio tornare a vincere» ha infine ammesso Thomas, la cui ultima vittoria risale proprio alla Grande Boucle di tre anni fa.
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