La Aromitalia-Basso Bikes-Vaiano ha concluso la prima parte della campagna al nord: il presidente Stefano Giugni e le vessillifere verde-azzurro-blu sono rientrate in Italia. L’ambiente del team toscano è ancora scosso per la sanzione subita da Letizia Borghesi, 22 anni, valida ciclogirl della Val di Non. Durante il Giro delle Fiandre, la bella trentina è stata estromessa dalla competizione per aver lanciato una borraccia agli spettatori, e si attende pure la sanzione economica.
«Le nostre sensazioni post accaduto – precisa patron Giugni - non sono per niente piacevoli. Quando una società come la nostra concentra le forze per disputare gare importanti, impegnative e dispendiose economicamente e nel finale del “Fiandre” - gara in cui già avevamo perso Rasa Leleivyte e Inga Cilvinaite per cadute - si vede privata di una brava protagonista come Letizia Borghesi per espulsione è una botta grossissima. Subirla in eurovisione è tremendo per sponsor, squadra e atleta. Non dico che Letizia avrebbe vinto però poteva competere per arrivare tra le prime e ben figurare».
Da parte di Giugni c’è una precisazione importante: «Letizia mi ha confermato di aver lanciato la borraccia, ma l’esclusione dalla corsa mi sembra una penalizzazione esagerata».
E lo è anche la sanzione economica di cui si parla: «Relativamente all’ammenda economica, ufficialmente non abbiamo ancora ricevuto comunicazioni dall’UCI. Non so ancora quanto ci arriverà esattamente da pagare, ma guardando il regolamento sono 1750 Euro. E’ un’assurdità. Ci sono cose ben più gravi e importanti da sanzionare nel ciclismo». In realtà, Letizia conferma che mancano ancora comunicazioni ufficiale ma parla di una possibile ammenda di 200 franchi svizzeri.
Il presidente cos’ha deciso di fare nell’immediato? Reclamerà? «Per il momento preferisco non pensarci. L’estromissione dalla corsa della nostra ragazza di punta in quella fase e la multa sono danni grossissimi per un team come il nostro».
L’ Aromitalia Basso Vaiano è una società della provincia di Prato che si scontra con team World Tour. «Ci troviamo a combattere con realtà 10 volte più grandi di noi - osserva Stefano – e già questo è difficile, e subire ulteriori danni è ancor più grave. Inoltre la nostra Borghesi non è l’unica che ha perso o come sostengono loro “lanciato” la borraccia. Io ho appositamente rivisto la corsa tre volte in tv, cosa che non faccio mai, e di concorrenti che hanno lanciato la borraccia ne ho viste: non hanno subito sanzioni. L’UCI fa come le pare e non si rende conto che, in periodo di pandemia mondiale, se il ciclismo professionistico maschile ha dei problemi, nel femminile le difficoltà si moltiplicano».
Quella dell’Aromitalia-Basso al nord è stata una trasferta intensa in tutti i sensi: «So io quello che abbiamo speso, anche perché oltre alle normali esigenze di viaggio e permanenza negli hotel adesso c’è pure quella dei costosi tamponi. Il nostro gruppo di dirigenti e atlete si sottopone spesso ai controlli e subire certe sanzioni è ancor più amaro».
Agonisticamente c’è stata la reazione di Letizia: nel finale della Scheldeprijs, primo appuntamento post-Fiandre, ha attaccato con decisione pilotando la corsa in solitudine. «Stavo bene – spiega Letizia, vincitrice della tappa di Carate Brianza al Giro d’Italia 2019 - e ho provato ad anticipare le velociste, si è trattato di una gara nervosa e non volevo rischiare in volata. Acquisire vantaggio era difficile dato il forte vento contro».
La fuga di miss Borghesi non è stata lunga (ha poi concluso la corsa in gruppo) tuttavia è stataricca di significati: «Ho voluto reagire – ammette Letizia, terza quest’anno al Gran Premio di Ceriale d’apertura – per dimostrare che l’estromissione dal Fiandre e la sanzione economica non hanno intaccato il mio morale e il mordente. Ho cercato la fuga appositamente per dimostrarlo. Nel Fiandre sarei arrivata come minimo tra le prime trenta, stavo disputando una bella gara. Mi dispiace molto per quanto è accaduto».
Nelle recenti gare al nord l’Aromitalia ha schierato anche Giada Borghesi che essendo nata il 27 novembre 2002 ha solo 18 anni. E’ la sorella di Letizia. «Giada – dice la sorella maggiore – è al debutto tra le elite e per lei l’esperienza in Belgio è stata importante».
Domenica l’Aromitalia ripartirà per il Belgio: il prossimo impegno agonistico sarà la Freccia del Brabante. «Analizzerò bene l’altimetria e potrei anche decidere di attendere gli ultimissimi chilometri per attaccare», puntualizza Letizia. Nel 2019 “Leti” Borghesi arrivò settima alla Brabantse Pijl. Il team verde-azzurro-blu dopo la “Brabantse” del 14 aprile disputerà sicuramente la Vuelta Valenciana.
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