Caro Direttore,
vedo che alcune nuove regole sono assurde e fanno giustamente discutere, ma voglio subito chiarirti che quando avevo delle responsabilità mi ero schierato contro il lancio indiscriminato di borracce, ed avevo validi motivi.
In una Sanremo, dopo i Piani di Invrea, c’era stata battaglia e il gruppo procedeva ad elevata andatura e quindi controllavo dall’alto della mia auto gli eventi. Ad un certo punto vidi volare una borraccia che dalla parte sinistra della strada, facendo arco sul gruppo, andò a cadere sul lato destro. Al momento non feci molto caso all’accaduto, anche perché era un gesto da me non giustificato, ma spesso usato dai corridori. Il lunedì mattina però in ufficio trovai un telegramma di un avvocato di Albisola che mi annunciava eventuali azioni perché al passaggio dei corridori era stata lanciata una borraccia che era caduta nella carrozzina di un bambino che si trovava al bordo della strada con i genitori. Il bimbo era ricoverato per accertamenti. Fortunatamente non ci furono conseguenze e i genitori, che evidentemente non erano speculatori, chiusero l’incidente.
Io invece non mi fermai e chiesi nelle sedi opportune di studiare qualche provvedimento, ma allora i tempi non erano maturi. Oggi c’è anche il problema ecologico che - sono convinto - è importante, ma per alcuni basta anche una pennellata di verde per sentirsi a posto e non preoccuparsi se poi si cade nel ridicolo.
Ma ricordo anche qualche episodio più simpatico. Trent’anni or sono a Salerno c’era un gruppo di ragazzini, giovanissimi ed esordienti, gestiti da un ex corridore dilettante, Raffaele Novara, che li organizzava in Gruppo Sportivo, come faceva anche Amedeo Marzaioli a Maddaloni. Ogni volta che il Giro passava in Provincia di Salerno, Avellino o Napoli, individuata la zona rifornimento, Raffaele Novara portava i suoi corridorini e li piazzava 5 o 6 cento metri dopo, dove solitamente i corridori si liberano del superfluo che sta nelle sacche e allora li vedevi darsi da fare per raccogliere tutto ciò che capitava alla loro portata.
Tornando poi al Fiandre, sono d’accordo nel ritenere eccessiva la sanzione nei confronti di Schär, anche perché mi sovviene un altro analogo episodio. Non sono sicuro e non ho la possibilità di controllare il replay della corsa, ma se ricordo bene anche Asgreen ad un paio di chilometri dalla conclusione l’ho visto armeggiare con una borraccia e poi depositarla al ciglio strada presso degli spettatori. Forse mi sono sbagliato, me se fosse vero come mai in quel caso non sono stati presi provvedimenti? Eravamo in zona green o forse i Commissari di Giuria erano distratti? Capita purtroppo e negli ultimi tempi non vedo mai sanzionare chi fa chilometri in scia, se non addirittura attaccato, o chi commette altre gravi infrazioni come lo scandaloso comportamento a Morbegno nel Giro d’Italia, dove forse la Giuria anche in quel caso era distratta e non ha fatto rapporto oppure, se l’ha fatto, si è distratta la UCI e quel rapporto non l’ha letto.
Un caro saluto
Carmine Castellano