SCIOTTI. «AMAREGGIATO E DELUSO, PAGHEREMO MA SIAMO PARTE LESA»

INTERVISTA | 31/03/2021 | 07:40
di Pier Augusto Stagi

«Se un simile gesto lo fa un ciclista normale, deve prendere due o quattro anni di squalifica. Se lo fa un nostro ciclista, deve prendere la radiazione, con l’aggiunta di una buona dose di ceffoni». Un tweet chiaro e inequivocabile, che palesa lo stato d’animo di Valentino Sciotti, patron della Vini Zabù, grande appassionato e praticante ciclista, da anni vicino al nostro mondo, che in più di una circostanza non si è mostrato per nulla riconoscente.


Lui con la Vini Fantini è vicino al progetto dell’Accademia Israeliana, sarebbe più che sufficiente, ma quando c’è da dare una mano lui c’è e così si è rimesso al fianco di Angelo Citracca e Luca Scinto, per dare forma ad una squadra italiana, un’opportunità in più per i corridori di casa nostra che di occasioni non ne hanno poi molte.


Lo raggiungo telefonicamente a fine giornata, quando la rabbia si è un po’ stemperata, anche se le sue parole sono pesanti come pietre.

«Al momento non ho sentito nessuno, nessuno della squadra, né Angelo (Citracca, ndr) né Luca (Scinto, ndr), non so neanche chi sia questo ragazzo, dico solo che sono amareggiato e scoraggiato come pochi. Quello che mi da fastidio è che questi ragazzi non possono chiudere questa faccenda con una semplice squalifica e basta. Noi come team subiamo danni inenarrabili. Questi devono pagare il team per il disagio che hanno arrecato. Anche il nuovo presidente Federale, Cordiano Dagnoni, che non ho il piacere di conoscere, spero che qualcosa possa fare».

Però, scusi la franchezza Sciotti, questo ragazzo non doveva essere in gruppo, tra i professionisti, non ne aveva i requisiti minimi necessari. In gruppo ci sono troppi corridori come Matteo che non hanno risultati sufficienti per poter ambire a questo proscenio, il vero problema sta tutto qui e qui mi fermo…
«So a cosa allude, ma io non faccio le squadre, non allestisco i roster, non so davvero chi sia questo Matteo De Bonis».

Ognuno ha le proprie ragioni, però ognuno ha anche le proprie colpe e non sono poche…
«Ci servirà da lezione. È chiaro che qualcosa va cambiato, anche a livello regolamentare».

Le regole ci sarebbero anche, ma non sono minimamente prese in considerazione.
«Per questo ho detto che spero che il neo presidente della Federazione Ciclistica Italiana Dagnoni ci metta mano».

Crede ancora al Giro d’Italia?
«Credo che questo ragazzo ci ha messo in gravi difficoltà. È giusto che l’Uci faccia quello che deve fare, ma la speranza è che capiscano che la colpa non è solo nostra. Anzi, siamo chiaramente la parte lesa».

Parte lesa lei come sponsor e come patron del marchio Vini Zabù, ma questo Matteo De Bonis non l’ho certo ingaggiato io...
«A questo proposito mi riservo di parlarne con Angelo Citracca, quando avrò modo di sentirlo».

Sono le 19.30, ci salutiamo.

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COMMENTI
Mah
31 marzo 2021 09:14 Ruggero63
Purtroppo l'unica vera parte lesa è il ciclismo..............

Rieccoli
31 marzo 2021 09:26 Ponciarello
Parliamoci chiaro: quali sponsor ha portato questo soggetto?
Altrimenti non ha senso portare fra i pro chi non ha mezzi atletici adeguati.

Mah
31 marzo 2021 09:51 Ruggero63
Volevo aggiungere che non accetto nemmeno chi dice " se si dopa questo che nemmeno parte alle corse figuriamoci quelli che vincono", questo non parte perche è scarso e stop, però parliamoci chiaramente, di questa squadra e dell'altra invitata al giro, in quanti hanno i requisiti minimi ma minimi minimi per stare in questo ciclismo ???

Non sono d'accordo col Sig. Sciotti
31 marzo 2021 09:54 FrancoPersico
Mi scusi Sig. Sciotti ma non condivido la sua posizione. Se io acquisto dalla mia banca un fondo di investimento, pur non conoscendo il gestore mi assumo tutti i rischi derivanti, compreso quello della perdita di capitale. Credo che se lei ha affidato dei denari in forma di sponsorizzazione ai Sigg. Citracca/Scinto si sia assunto anche i rischi derivanti.

Bha!!
31 marzo 2021 11:53 paoletta
Ma come, il progetto giovani che a febbraio tanto decantata......e ora non conosce i criteri d'ingaggio!!

Caro Valentino
31 marzo 2021 12:28 blardone
Mi delude un po' .io la prima cosa che avrei fatto era quella di prendere il telefono e per prendere a calci tutti e tre . Poi chiedevo il perché !!!! Mi spiego meglio io sono sicuro che angelo e Luca non c entrano nulla però mi sei arrabbiato più con loro che con il ragazzo ...... Qua si parla della sua immagine e non si scherza su queste cose ... Mi spiace perché ho sempre sostenuto il vostro progetto e lo farò ancora . Bisogna solo fare meno parole e più fatti a partire da lei. Poche parole e più calci nel sedere. Mia opinione personale .. Abbiamo avuto delle discussioni io e lei ma sempre per il bene del ciclismo ....... Blardone Andrea

E vabé
31 marzo 2021 13:17 lupin3
Questo corridore sarà stato ingaggiato per fare un piacere a qualcuno, per amicizia o per qualche migliaio di euro in dote. Al di lá di tutto é impossibile e inaccettabile che il patron non lo conosca.... Hai 20 o 25 corridori, mica una multinazionale....

Lupin3
31 marzo 2021 13:37 fix1963
Il tuo commento e' perfetto.

Perchè mi fido di più di un Pogacar o MVDP che di un DeBonis o Spreafico
31 marzo 2021 14:21 vecchiobrocco
Non capisco chi mette in dubbio le performance di un Pogacar o altri top: stiamo parlando di un 0,001% della popolazione ciclistica che tra l'altro ha dimostrato doti speciali anche da Juniores/U23.
Il vero punto debole del sistema sono quella fascia di atleti a cui manca quel 1-2% per stare al passo dei migliori... e basta veramente poco per trovarsi disoccupati dopo 2 anni di contratto senza risultati...

COMPLIMENTI!! INVESTIMENTO AZZECCATO
31 marzo 2021 14:21 insalita
Come acquistare BOND ARGENTINI.....

Apprezzo..
31 marzo 2021 14:29 kuoto
E ammiro il Dott. Scotti per la passione l'impegno l'abnegazione che mette nel ciclismo e lo fa sicuramente anche nella vita e com'è imprenditore e lo ritengo un eccellenza di prodotti nazionale ma solo un dubbio mi assale com'è possibile non conoscere un ciclista che fa parte di una squadra dove si è mai sponsor lo trovo uno scivolone ingenuo, di per sé comunque Dott Sciotti la stima nei suoi confronti resterà immutata come uomo di sport ed imprenditore.

topo
31 marzo 2021 15:04 kristi
quando la nave affonda i topi scappano...a buon intenditore

Seriamnete,
31 marzo 2021 16:17 Fra74
e sinceramente, ho apprezzato il commento del Sig. ANDREA BLARDONE (e non scrivo in modo ironico). Ora, non mi addentrerò in alcun ulteriore commento, in quanto la questione, attualmente, è molto delicata, pertanto, esprimo la mia piena solidarietà al Sig. Luca Scinto ed al Sig. Angelo Citracca, affinchè emerga la piena verità dei fatti che li veda estranei all'episodio contestao al ciclist DE BONIS.
Sono serio e non sarcastico.
Francesco Conti-Jesi (AN).

Gestione personale
1 aprile 2021 15:45 moris
Nelle sue aziende, che non conosco ma suppongo avere successo, suppongo che il Sig. Sciotti se un dipendente commette errori richiama il responsabile del dipendente. Se poi quel dipendente, o un altro, ri-commette lo stesso errore con lo stesso responsabile allora forse bisogna allontanare oltre al dipendente, anche il responsabile perchè evidentemente non è capace di fare il suo lavoro visto che non riesce/può/vuole controllare e gestire i sui sottomessi ("collaboratori"). Altrimenti tutta l'azienda va in malora.
Se una squadra dev'essere gestita, per molti aspetti, come un'azienda allora è abbastanza ovvio che debbano applicarsi gli stessi criteri, giusto? Dare sempre e solo la colpa, che certamente ha, al solo "dipendente finale" è troppo semplice e superficiale.

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Zandegù del 1940, Basso del 1945. Zandegù padovano di Rubano, Basso vicentino di Rettorgole frazione di Caldogno. Zandegù figlio di un fornaio, Basso figlio di un contadino. Zandegù unico figlio maschio secondogenito con sette sorelle, Basso primo di tre fratelli....


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