«Non conosco bene il caso di Maila Andreotti chiamata a difendersi da una querela per diffamazione dal ct azzurro Dino Salvoldi, ma da donna ed ex atleta, mi sento di dire: non abbiate paura. Non siete sole. Le donne non saranno mai più sole, e oggi con tutte le difficoltà del caso, ci sono strumenti adeguati, per potersi difendere. E, ultimo, ma non ultimo, credete nella giustizia».
Antonella Bellutti a maggio sarà in corsa per la poltrona di numero uno del Coni, quella attualmente occupata da Giovanni Malagò. Cinquantadue anni di Bolzano, due volte campionessa olimpica di ciclismo e l'unica ad aver gareggiato sia alle Olimpiadi estive che invernali (bob, ndr), Antonella non si sottrae però alle nostre domande.
«Anzi, vi ringrazio per darci voce, perché il momento è molto delicato, ed è per questa ragione che tre mesi fa è nato il primo sportello antiviolenza grazie ad Assist - Associazione Nazionale Atlete - che insieme all'organizzazione Differenza Donna Ong ha attivato su tutto il territorio nazionale SAVE Sport Abuse and Violence Elimination - il primo* servizio di assistenza per chiunque subisce violenze, molestie ed abusi nell'ambiente sportivo».
per leggere tutto l'articolo, vai su ilgiornale.it
* Per correttezza e amore di verità, la prima associazione italiana contro gli abusi sessuali nello sport è Il Cavallo Rosa/Change The Game nata nel 2018 per volontà di Daniela Simonetti, giornalista dell'Ansa. Per le denunce basta cliccare QUI
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.