Gianni Bugno, presidente dell'Associazione Internazionale dei Corridori (CPA), ha voluto ringraziare pubblicamente l'Unione Ciclistica Internazionale (UCI) per il sostegno concreto che la federazione ha deliberato in favore del Fondo di transizione e del CPA Women, e Amaury Sport Organization (ASO), che ha versato i premi della 19a tappa del Tour de France 2019 al fondo voluto dagli atleti per il fine carriera.
«Grazie alla nostra attività siamo riusciti ad ottenere fondi importanti per il presente e il futuro dei nostri ragazzi e ragazze in attività. A nome loro ringrazio le istituzioni, insieme alle quali continueremo a lavorare per garantire una lunga vita a questo fondo a cui sempre più atleti richiedono di accedere. Le carriere sono più corte di un tempo, il gruppo più numeroso e globale, ma nonostante le difficoltà che il mantenimento di questo fondo di fine carriera presenta, vogliamo continuare a garantire agli atleti una somma che può essere utile per ripartire verso una nuova esperienza di vita. Alcuni di loro la utilizzano per un corso di formazione, altri per dare vita ad una nuova attività o semplicemente per farsi un regalo come una motocicletta, un viaggio, uno sfizio. Per noi quel che conta è lasciare un segno, un incentivo, una piccola spinta verso un nuovo capitolo della loro esistenza. E tutti i corridori sembrano apprezzarlo, non importa a quale categoria appartengano» commenta il due volte campione del mondo che guida il sindacato dei corridori Gianni Bugno.
Con ASO, che gestì in modo tempestivo ed efficace la difficile situazione occorsa sull'Iseran (una frana e una tempesta di grandine costrinsero la corsa a fermarsi a 37 km dal traguardo previsto), prosegue la collaborazione del CPA Women. «Avevamo chiesto incontri frequenti per discutere strategie per valorizzare il ciclismo femminile e abbiamo ricevuto risposte incredibilmente positive – racconta la coordinatrice del CPA Women Alessandra Cappellotto. L'interesse di ASO per questo settore è prioritario. Durante gli ultimi mesi abbiamo incontrato più volte il direttore della Grande Boucle Christian Prudhomme ma anche i vertici del communication department Goupil, d'Avout e Galban. Abbiamo chiesto alle atlete più rappresentative di ogni parte del mondo di aiutarci a costruire le gare del futuro e tutte loro, con in testa la campionessa del mondo Anna van der Breggen, hanno accettato ben volentieri. Ovviamente uno dei grandi obiettivi è il Tour de France Femminile, che vedrà la luce nel 2022. La visione dei vertici di ASO verso le donne e la strategia messa in campo sono quello che io da sempre sogno: coinvolgimento, collaborazione, scambio di idee, programmazione comune. Questa modalità dovrebbe diventare routine, quasi un "incontro fra colleghi" e l'ultimo meeting lo sembrava: 4 campionesse del mondo, il direttore Prudhomme e il general manager comunicazione Goupil che programmavano le azioni comuni per un ciclismo migliore».
«È questo che vorremo: allacciare delle relazioni sempre più forti e di collaborazione diretta, per lavorare insieme su temi importanti come la sicurezza, la mediatizzazione delle corse e delle atlete ma anche l’aumento del montepremi, che necessita di essere più equiparato a quello maschile - prosegue Cappellotto, che per valorizzare le colleghe in attività sta mettendo in campo la stessa forza e tenacia che a San Sebastian nel 1997 le valsero la maglia iridata. - Stiamo lavorando con tutti gli stakeholders per un ciclismo sempre più sicuro ed equo grazie all’introduzione di nuove regole e comportamenti ma parallelamente lavoriamo sul terreno per intervenire con le differenti famiglie del ciclismo su problemi urgenti e specifici. C’è tanto da fare ma è bello vedere l’impegno profuso da tutte le parti per migliorare il movimento su tutti i fronti e per il bene comune».
Il mondo femminile sarà al centro dell'Assemblea Generale del CPA in programma in forma virtuale quest’oggi 8 marzo, Giornata Internazionale della Donna. Nell'occasione verranno discusse importanti novità per l'associazione, come l'introduzione del nuovo sistema di voto elettronico per le prossime elezioni. «Ci ristruttureremo per essere al passo con le nuove esigenze, i tempi attuali con le riunioni e il lavoro a distanza ci hanno dimostrato che anche una votazione da remoto è possibile in sicurezza e democrazia. Chiederemo ai corridori il loro parere sul nostro nuovo statuto e saremo pronti a venire incontro alle loro richieste. Si voterà inoltre per l’ammissione di nuove associazioni nazionali di corridori come quella nata di recente in Colombia. Come sempre, invito tutti i corridori a partecipare per confrontarci in modo trasparente e chiaro» conclude Bugno.
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