Sarà il Gip del Tribunale di Lucca Alessandro Trinci a stabilire, il prossimo 23 marzo, se archiviare l’inchiesta sulla morte di Michele Fanini o chiedere il processo per i medici indagati. Michele Fanini è spirato il 4 novembre del 2019 all’ospedale di Lucca dove era in attesa di un intervento chirurgico per la rimozione di due aneurismi inguinali che erano stati scoperti durante esami programmati. Nei giorni successivi al decesso, i figli fi Michele e i suoi fratelli Ivano, Brunello e Pietro, avevano presentato un esposto alla Procura e sotto indagine sono finiti un nefrologo, un neuroradiologo e due urologi che lo avevano avuto in cura. La Procura di Lucca, dopo aver affidato le perizie ad un medico legale e a un chirurgo cardivascolare, lo scorso 20 ottobre aveva chiesto l’archiviazione del fascicolo.
La famiglia Fanini si è opposta alla richiesta e ora toccherà al Gip dirimere la questione sul decesso di patron Michele, grande appassionato di ciclismo come tutti i fratelli e primo a mettere in sella un certo Mario Cipollini.
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