La Federciclo provinciale bresciana riparte dalla conferma plebiscitaria per Gianni Pozzani, ma con un comitato che lo supporta completamente rinnovato. Se la riconferma del presidente, da diversi lustri alla guida del movimento ciclistico provinciale, pareva scontata dal momento che era l’unico candidato, non così si può dire per l’ampio consenso ricevuto.
Un ringraziamento al presidente perchè fra le mille difficoltà che ha rappresentato per il ciclismo locale questa stagione del Covid è riuscito a organizzare le prime corse con il nuovo protocollo di sicurezza, fungendo da apripista e modello per altre società, poche a dire il vero, che ne hanno seguito l’esempio ed hanno proposto gare e appuntamenti, linfa vitale per i ragazzi, prime vittime dello stop agonistico.
Ma l’assemblea, svolta secondo i più rigorosi criteri antiassembramento presso l’auditorium Capretti a Brescia, ha portato anche al rinnovo delle cariche e all’elezione dei componenti per il comitato regionale e per l’Assemblea nazionale chiamata a febbraio a scegliere il successore di Renato Di Rocco, presidente federale che proprio in questi giorni ha annunciato che non si ricandiderà.
Il nuovo comitato che si affiancherà a Gianni Pozzani sarà composto da Andrea Baruzzi, Nadia De Negri, Renato Moreschi e Omar Zafferini, quest’ultimo in rappresentanza del fuoristrada.
Delegati provinciali a rappresentare il Comitato, uno dei più numerosi e forti di tutta Italia, ci saranno Gianni Pozzani, Paolo Zanesi, Renato Moreschi, Simone Pontara, Luigi Rossi e Davide Trebbi. Soddisfatto il presidente Pozzani «per la massiccia risposta da parte delle società bresciane con una partecipazione al voto vicina al 70% quando altri comitati vicini a noi hanno superato a fatica il quorum. Ma sono particolarmente contento per il risultato ottenuto dai tecnici. Non era facile farli partecipare al voto, mentre riuscire a convocarne 56 lo ritengo un grande successo che dovrebbe consentirci di avere due rappresentanti per le elezioni nazionali, Mario Chiesa e Giovanni Bindoni.»
L’assemblea si è aperta con i ringraziamenti ai partecipanti che hanno sfidato un tempo da lupi per esprimere il loro voto. Vista la potenza numerica della Fci bresciana era presente anche il presidente regionale Cordano Dagnoni per portare un saluto e ricordare la sua probabile candidatura alla guida della Federazione nazionale auspicando l’appoggio completo da parte dei comitati provinciali e del nuovo comitato regionale. «Se mi candiderò al Nazionale lo farò da autonomo, da uomo di ciclismo e d’esperienza, senza alcun appoggio se non quello, mi auguro di tutta la Regione che ho avuto l’onore di guidare in questo quadriennio».
Ma rappresentanze e voti a parte il problema del ciclismo giovanile oggi è la grande incertezza che circola per la prossima stagione, con calendari ancora tutti da costruire in base all’andamento dell’emergenza sanitaria. L’unico auspicio è quello di non ripetere la stagione zoppa di quest’anno perchè molti ragazzi potrebbero appendere in anticipo la bici al chiodo.
da Il Giornale di Brescia
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