A raccontare il suo primo anno con la Arkea Samsic è Dayer Quintana, il fratello minore di Nairo che, in una stagione difficile segnata dal Covid-19, ha dovuto anche fronteggiare le accuse di doping al Tour de France. «È stato un anno abbastanza strano, abbastanza difficile, ma tutto sommato se dovessi dargli un voto, gli assegnerei un 7 o un 8».
Nairo e Dayer quest’anno sono arrivati insieme nel nuovo team. Il maggiore arrivato dalla Movistar, mentre Dayer dalla Neri Sottoli: «Sia il team che tutti i corridori ci hanno trattato meravigliosamente. Ci hanno sempre fatto sentire come se fossimo entrati in squadra da diversi anni, quindi posso dire che siamo felici di essere qui».
Arrivando alla questione doping Dayer, anche se infastidito, è sereno. La gendarmeria francese, perquisì le stanza dei due fratelli colombiani durante il Tour de France, sequestrando alcuni integratori e accusando i due corridori di uso di sostanze illecite.
«Non c’è nulla da nascondere, la polizia può indagare come crede, ma non troverà niente. Per ora non possiamo dire nulla, perché le indagini sono aperte e la polizia francese è molto rigorosa nel non comunicare ai media lo stato delle indagini. Noi siamo le solite persone, la gente ci conosce e conosce la nostra onestà».
Il Tour non è andato bene per i due colombiani, entrambi sono rimasti vittime di cadute che hanno compromesso la loro corsa. «Sono caduto due volte e lo stesso è successo a Nairo, ma in giorni diversi, quindi è stato abbastanza difficile per noi. Inizialmente il team puntava anche a vincere il Tour, ma dopo il primo incidente, con Nairo che aveva riportato molte contusioni, si è deciso di pensare ad un posto sul podio. Alla fine l’obiettivo si è spostato nei primi 5, ma non siamo riusciti ad ottenerlo».
Nairo e Dayer attualmente sono in Colombia, ma presto torneranno in Europa per raggiungere i compagni di squadra: il 2020 non è stato il loro anno e vogliono lasciarsi una stagione difficile e pensare al futuro. «Poche volte ho sentito un sostegno così forte da parte dei miei compagni. Penso che sia stato tutto perfetto, le tappe e la preparazione, mi piace questa squadra e sono convinto che faremo grandi cose».
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