Tra i corridori italiani che al momento sono senza contratto c’è Manuel Senni. Il romagnolo, che ha esordito nel WorldTour nel 2015 con la BMC, è reduce da tre stagioni con la Bardiani CSF Faizanè nelle quali ha dovuto fare i conti con molti problemi fisici.
Nel 2018 è caduto nella discesa verso Sappada durante la 15a tappa della del Giro d’Italia riportando la frattura del femore. Il suo 2019 si è aperto per lui con un incidente in allenamento, un’automobile che non rispetta la precedenza, e la conseguente rottura dello scafoide. Al rientro in gruppo, nuove difficoltà, una continua ricerca di una condizione che non arriva e dopo alcuni accertamenti si scopre l’occlusione all’arteria della gamba sinistra. Alla fine un delicato intervento di angioplastica perfettamente riuscito, affrontato all’ospedale Bufalini di Cesena, ha risolto il problema anche se la stagione 2020 si è rivelata compromessa e Manuel l’ha chiusa con quindici giorni e appena 3200 chilometri di gara: «Mi dispiacerebbe smettere di correre perché dopo l’ultimo intervento la gamba è stata recuperata e mi rimarrebbe il rimorso di non averci provato e di sapere dove potevo tornare ad arrivare. Non sono stati momenti facili quelli trascorsi, ma grazie alla famiglia e ai tifosi è stato fondamentale per proseguire nel rientro in gruppo. Sto continuando ad allenarmi, cercando ddentro di me le giuste motivazioni nonostante non abbia niente in mano per il prossimo anno».
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