Nel nostro piccolo, in questi giorni gli stiamo facendo compagnia anche noi. Filippo Ganna è costretto a restare chiuso in casa, a Vignone, perchè ancora positivo al coronavirus. Trascorre le giornate tra videogame, serie tv e sfogliando l'ultimo numero di tuttoBICI, in cui campeggia bello come il sole con la sua maglia iridata portata in trionfo al Giro d'Italia.
Come stai Pippo? «Sto. Mi girano le scatole perchè sono stato attento tutto l'anno, ho fatto tutto per bene, ho allentato la tensione per un giorno e mezzo (uscendo dalla "bolla" della Ineos Grenadiers prima di entrare in quella della Nazionale per andare a trovare la fidanzata, che non vedeva dai mondiali di Imola 2020, ndr) e tutto è andato a scatafascio. Per colpa del Covid ho buttato via tante occasioni, ma ormai mi sono messo l'anima in pace. Mi spiace infinitamente aver contagiato i miei compagni e amici Bertazzo e Scartezzini, che si meritavano di raccogliere agli Europei di pista risultati di prestigio dopo aver preparato l'appuntamento in modo molto meticoloso».
Domani ti sottoporai al terzo tampone, dopo quello di inizio novembre che ti ha costretto a fermarti. «Sì e con me mia sorella Carlotta, mamma Daniela e papà Marco. Uniti nel bene e nel male, siamo tutti in isolamento perchè tutti risultati positivi. Ormai puntiamo all'immunità di gregge (scherza, ndr). Speriamo di negativizzarci quanto prima e che questa malattia non lasci strascichi a livello fisico. Essendo per tanti aspetti ancora sconosciuta non possiamo averne la certezza. Appena starò meglio ovviamente mi sottoporrò a tutte le visite del caso prima di tornare ad allenarmi».
Quanto sei stato male? «Per tre giorni ho avuto la febbre a 39°, la temperatura non scendeva nonostante assumessi la tachipirina al mattino, dopo pranzo e alla sera. Mi sentivo le ossa rotte e tutti i classici sintomi dell'influenza, per una settimana non ho avuto gusto e olfatto, che ancora non ho ripreso al 100%. Per gli odori ho fatto le prove con l'alcool, per i sapori con la senape. Ora inizio a sentire la dolcezza del miele, ma quando bevo il caffè non avverto ancora il gusto che dovrebbe avere».
Come trascorri le giornate in quarantena? «Mi sveglio tardi e mangio tardi, gioco con i videogames e guardo serie tv. Quando il wi-fi non va esco in giardino con il cane o mi metto ai fornelli, all'"hotel mamma" c'è sempre qualcosa da imparare».
Permettici la battuta, per te é stato un anno molto positivo. «In tutti i sensi, davvero. Per quanto riguarda il lavoro non posso recriminarmi nulla, per il resto come per tutti è stato un anno particolare e difficile. Chi nega la gravità di questo virus che sta sconvolgendo il mondo e ancora si ostina a non rispettare le regole che ci permetteranno di sconfiggerlo dovrebbe provarlo sulla propria pelle. Quanto ho vinto in questa stagione atipica, compreso l'Oscar tuttoBICI come migliore Under 25 italiano, mi inorgoglisce ma ora desidero solo che io e i miei cari torniamo in salute. Lo sport è importante, ma nella vita le priorità sono altre».
E se a dirlo è un campione come Filippo Ganna, c'è proprio da credergli.