Primoz Roglic continua la sua avventura in maglia rossa e attende gli ultimi giorni di questa Vuelta di Spagna. Lo sloveno sa perfettamente che non sarà facile vincere, perché nella cronometro di martedì non è riuscito a conquistare il vantaggio sperato sull’ecuadoriano e la tappa di sabato sarà molto insidiosa, con Carapaz pronto all'attacco.
«Siamo contenti per la decisione presa dalla giuria sulla neutralizzazione della tappa negli ultimi 3 chilometri. Non è questo il momento di prendere dei rischi». La tappa è stata neutralizzata nel finale a causa di macchie di benzina sul manto stradale e questo ha giocato a favore di alcuni uomini di classifica, come Carthy, che erano rimasti indietro.
«La tappa è stata molto difficile oggi, non solo perché era lunga 230 chilometri, ma perché pioveva e abbiamo sentito abbastanza freddo. Per fortuna questa giornata è finita, possiamo lasciarcela alle spalle e dobbiamo pensare agli ultimi giorni di corsa».
Riguardo la tappa di domani, Roglic non ha voluto dire nulla, preferisce ragionare giorno per giorno per decidere come affrontare le frazioni. La sedicesima tappa sarà collinare, con una salita di 1^ categoria a 30 km dal traguardo. Da Salamanca dopo 160 chilometri si arriverà a Ciudad Rodrigo, i corridori dovranno rimanere molto concentrati, perché un errore domani potrebbe compromettere l’intero lavoro di tutta la Vuelta.
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