Tra le proteste dei team al via per l’assegnazione dei secondi d’abbuono e i big che si sono controllati, Primož Roglič ha mantenuto la maglia rossa di leader anche nella tappa di ieri. Lo sloveno è al primo posto a pari merito con Carapaz, seguito da Martin a 25” e Carthy a 58”.
«Quela di ieri è stata una giornata impegnativa in montagna, oggi avremo un'altra tappa di montagna e vedremo cosa accadrà. Tutto è stato sotto controllo, quindi per me questa è stata una buona giornata».
Roglič e Carapaz non si sono fatti sorprendere dall’attacco di Marc Soler, ora sesto in classifica, avevano fatto i loro conti e lo spagnolo non era poi così pericoloso. «Soler è molto forte e sa attaccare, come ha dimostrato anche ieri, ma non volevamo andare nel panico, non c’era la necessità di andarlo a riprendere. Abbiamo dimostrato di avere una squadra buona, i ragazzi sono davvero forti, hanno fatto un buon lavoro, siamo concentrati, stiamo lavorando bene e di questo sono davvero soddisfatto».
Riguardo la tappa iniziata con qualche minuto di ritardo, a causa della protesta della Ineos guidata da Chris Froome e appoggiata dalla EF First, Roglič è apparso sereno. «Non decido io le regole, non faccio parte della giuria – ha detto il capitano della Jumbo-Visma - Noi e la squadra rispettiamo la maglia rossa. Alla fine, abbiamo fatto quello che serviva per controllare la gara. Ogni giorno è un nuovo giorno e una nuova sfida».
Per lo sloveno la salita di oggo all’Angliru, sarà una sorpresa: non l’ha mai fatta e gli unici dati saranno quelli che gli arriveranno dall’ammiraglia e quello che leggerà sull’altimetria.
«Per me sarà la prima volta che pedalerò sull’Angliru. Ho visto alcuni video, so che la pendenza è molto difficile, non so se ho mai affrontato una salita così ripida. Vedremo come andrà».
Roglič non è particolarmente preoccupato e sa che potrà contare su una squadra molto determinata e competitiva.
«I ragazzi sono molto forti. Facciamo un ottimo lavoro, siamo tutti ad alto livello. Spero solo che continueremo così, domani sarà una tappa chiave molto importante». L’Angliru sarà la tappa che potrebbe decidere molte cose in questo Tour. Il pubblico non ci sarà e i tifosi dovranno seguire la corsa da casa.
«Ci saranno sicuramente attacchi e penso che arriveremo in cima all'Angliru uno per uno. Sarà sicuramente divertente per le persone a casa, vedranno uno spettacolo bellissimo davanti alla televisione».
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