Joao Almeida è sempre più padrone della rosa e anche oggi ha voluto dimostrarlo sprintando nel finale e prendendosi i 6 secondi di abbuono grazie alla seconda posizione otteuta alle spalle di Diegi Ulissi. Si tratta del decimo giorno in rosa per il portacolori del team Deceuninck Quick Step che, tappa dopo tappa, dimostra di essere un avversario veramente pericoloso in vista della vittoria finale.
«Nel tratto finale della tappa di oggi correvamo su delle strade che conosco veramente bene, ciclisticamente sono praticamente cresciuto qui quando correvo nella Trevigiani. Tutto questo mi ha parecchio aiutato perché avevo già provato le salite e sapevo dove erano i punti più pericolosi, come le curve. Oggi per me è stato il decimo giorno in rosa, più vado avanti, più ho l’impressione di raggiungere una sempre maggiore consapevolezza e anche in gruppo iniziano a considerarmi un avversario pericoloso per la classifica. Domani partire per la cronometro per ultimo indossando la rosa sarà molto emozionante, personalmente non vedo l’ora che arrivi quel momento».
Domani per gli uomini di classifica sarà una tappa fondamentale: una cronometro individuale di 34 chilometri da Conegliano a Valdobbiadene che sicuramente provocherà molti cambiamenti nella generale, come conferma lo stesso Almeida.
«Quella di domani sarà una tappa molto impegnativa, nella quale non si può sbagliare nulla. Non ho mai fatto una cronometro così lunga, ma se sono in buona giornata posso tenere la maglia e addirittura provare ad incrementare il mio vantaggio. Rimane comunque la possibilità di avere una giornata storta, quella può capitare a tutti: se così sarà cercherò di limitare i danni e guarderò avanti, alla fine sono ancora molte le occasioni in cui si può perdere terreno ma anche recuperarlo».
Domani e nelle prossime tappe in salita gli uomini di classifica di certo non si risparmieranno. I primi sei della generale sono tutti racchiusi in poco più di un minuto, tanti avversari terribili pronti a partire all’assalto della maglia rosa.
«È impossibile dire quale sia il corridore o il team più pericoloso, magari ce ne fosse solo uno - ammette la maglia rosa -: l’ultima settimana sarà molto dura per tutti, non c’è un unico avversario pericoloso, ma purtroppo lo sono tutti. Fuglsang, dopo quello che è accaduto nella tappa di Tortoreto, è quello più attardato, ma è forse uno dei più pericolosi perché è imprevedibile, se è in buona condizione può prendermi un minuto come niente. Dobbiamo sempre tenere sotto controllo la situazione perché tutto può succedere: ne è stato un esempio la Ntt che ieri ha voluto imporre un ritmo incredibile, non possiamo mai distrarci».
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