Misurarsi con l'élite della sua categoria e nelle corse di alto livello sono gli obiettivi primari di Armando Lettiero, diciasettenne della Campania che aspira ad un ruolo di primo piano nel ciclismo giovanile. «Per un corridore napoletano come me in particolare, gareggiare lontano dalle mura di casa è la soluzione migliore. L'anno scorso ho corso un pò dappertutto, e bene, quasi sempre piazzandomi nelle corse extraregionali. Purtroppo ho dovuto fare i conti con una forte bronchite che mi ha costretto a riposo per almeno tre mesi senza poter gareggiare. Ma non ho perso la fiducia in me stesso, e credo di averlo dimostrato con un bel finale di stagione».
Il 2019 d Lettiero era iniziato con la seconda posizione a Foiano della Chiana nell'Aretino, il quarto posto a Riccione, il nono ad Albergo (Ar) e il quinto a Fossacesia in provincia di Chieti. Poi, lo stop dovuto alla infiammazione polmonare, il momento più difficile per Armando, che ritrova il sorriso proprio il giorno di Ferragosto, a Fiuminata, appena fuori Macerata, vincendo alla grande il Trofeo Sirio Castellucci battendo Lorenzo Montanari e Federico Pirro. Seguiranno la quarta piazza a Bojano in Molise, la terza a Castelpetroso-Indiprete (Isernia), la sesta nella Leopardiana Sarnano-Recanati e la settima a Poggio di Bretta nei pressi di Ascoli Piceno.
«Con un pizzico di fortuna in più avrei potuto avere un bottino più cospicuo, ma non mi posso lamentare. Ora sto lavorando con grande impegno, sono pronto per vivere una nuova stagione con gli juniores, dove spero di ottenere dei buoni risultati». Lettiero, che aveva chiuso l'ultimo anno tra gli esordienti con la bellezza di 14 affermazioni, vive a Frattaminore, 15 km da Napoli, assieme al padre Sossio (ex agonista e cicloamatore) dal quale ha ereditato la passione per la bici, oggi operaio in una fabbrica di calzature a Casandrino, e alla madre Maria Rosaria, casalinga. Armando ha un fratello maggiore, Luigi (ex calciatore) che come il padre lavora nel campo delle calzature, e una sorella più piccola, Antonella, appassionata di danza. Passista scalatore, 60 chili di peso distribuiti in 171 centimetri, il corridore campano studia elettronica ed elettrotecnica all'Istituto Superiore "Francesco Morano" di Caivano. Lettiero fa il suo ingresso nella categoria Juniores con i colori della formazione CPS Professional-Team Basilicata diretta da Clemente Cavaliere.
Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
«Personalmente lo vedo un pò in ribasso, anche per via del calo di tesserati».
A quale età hai cominciato a correre?
«A 7 anni per il Team Balzano, avevo una bici Parkpre bianca».
Il più forte corridore di tutti i tempi?
«Marco Pantani, per come sapeva divertire ed esaltare la gente».
Quale altro sport ti piacerebbe praticare?
«Il nuoto».
I tuoi peggiori difetti?
«Mi fido troppo delle persone».
Il tuo modello di corridore?
«Mi rispecchio in Elia Viviani».
Cosa leggi preferibilmente?
«Non leggo».
Cosa apprezzi di più in una donna?
«La sincerità».
Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
«Mi rivolgo ai genitori, mettete meno pressioni ai vostri figli».
Piatto preferito?
«Pizza».
Attrice o attore preferitO?
«I film non sono la mia passione».
Chi è il tuo collega più simpatico?
«Luca, Karim ed Ettore, tutti miei compagni di squadra».
Sei religioso?
«Sì».
Paese preferito?
«L'Italia, sono innamorato delle bellezze del Trentino».
Cosa vorresti che si dicesse di te in particolare?
«Che sono un bravo atleta e un ragazzo gentile».
Hobby?
«Le Serie Tv».
La gara che vorresti vincere?
«Campionato del Mondo».
Ti senti in debito con qualcuno in particolare?
«Con nessuno».
Quale sarà il tuo obiettivo al rientro nelle gare?
„Fare il possibile per ottenere dei buoni risultati».
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