LINEA VERDE. EDOARDO ZAMBANINI, LA STELLINA DELLA ZALF

DILETTANTI | 19/04/2020 | 07:47
di Danilo Viganò

A fargli venir la voglia di provare a correre in bicicletta è stato il fratello Dennis, che si è fermato alla categoria Juniores. «Vedevo sempre lui gareggiare, con i miei genitori lo seguivamo a tutte le corse, e anch'io mi sono appassionato al mondo delle biciclette».


Edoardo Zambanini, 19 anni dopodomani, si è così realizzato un ciclista di belle speranze. Ha trovato la giusta dimensione lo scorso anno, nella sua ultima stagione tra gli juniores, nella formazione trentina della Campana Imballaggi Rotogal di Lavis, presieduta dalla signora Sonia Giulietta Casotti. Nonostante Edo abbia conseguito una sola vittoria, a Castellucchio nel Mantovano, si è tolto un bel pò di soddisfazioni disputando, in maglia azzurra, sia il mondiale su strada, in cui si è dovuto ritirare a causa di una caduta, che l'Europeo in Olanda, dove, si è classificato al decimo posto. Ha disputato anche le prove iridate e continentali in pista specialità Corsa a Punti, e sempre con la Nazionale Italiana, la Gand-Wevelgem (16simo), e il Tour dei Paesi del Vaud, in Svizzera, quattordicesimo nella classifica generale primo degli italiani.


Zambanini si è inoltre messo in luce sulle strade di casa nostra, ottenendo il quarto posto nel Campionato Italiano di Città di Castello, il secondo all'internazionale di Sovilla Nervesa della Battaglia, a Montecchio di Negrar, Marostica e San Martino della Battaglia: terzo nel campionato regionale svoltosi a Cles. «Per me è stata una bella stagione: ho corso le gare più importanti e ho avuto la possibilità di dimostrare il mio valore in campo internazionale. Ed è soprattutto grazie ai commissari tecnici delle squadre azzurre Rino De Candido e Marco Villa, che hanno riposto la loro fiducia in me».

Zambanini è trentino di Dro, il paese dell'ex professionista Guido Trenti (una tappa alla Vuelta del 2001) poi naturalizzato statunitense. Abita in località Oltra che si trova sotto la pista ciclabile dove si allenano i giovani atleti della Ciclistica Dro, la società per la quale ha iniziato a correre quando aveva 7 anni. Vive con il padre Gianni, operaio in una azienda di detersivi ad Arco, la madre Tamara (originaria di Santa Maria di Non, nel Padovano) gestisce un negozio di tipici prodotti del Trentino a Riva del Garda, il fratello Dennis impegnato nel settore alberghiero a Madonna di Campiglio, e la sorella minore, Marilisa, fino allo scorso anno ciclista ma che ora gioca a pallavolo nella formazione C9 di Arco di Trento. Edo frequenta l'Istituto Tecnico Economico "Giacomo Floriani" di Riva del Garda indirizzo Ammistrazione, Finanza e Marketing. Corridore completo, alto 181 centimetri per 63 chili, debutta quest'anno tra gli Under 23, e sarà a disposizione della Zalf Euromobil Désirée Fior sotto la direzione di Luciano Rui e Ilario Contessa.

 

Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
«E' un buon momento sia per la pista che per la strada».

A quale età hai cominciato a correre?
«La prima volta a 7 anni, per la Ciclistica Dro, avevo una bici Class gialla».

Il più forte corridore di tutti i tempi?
«Fausto Coppi perchè è stato il più grande».

Quale altro sport ti piacerebbe praticare?
«Avrei giocato volentieri a calcio».

I tuoi peggiori difetti?
«Sono pessimista e testardo».

Il tuo modello di corridore?
«Peter Sagan».

Cosa leggi preferibilmente?
«Seguo più che altro le notizie di attualità e sport».

Cosa apprezzi di più in una donna?
«Il modo di fare, la bellezza e il carattere».

Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
«Mi piace com'è».

Piatto preferito?
«Pizza».

La tua attrice o attore preferiti?
«L'attore Vin Diesel».

Chi è il tuo collega più simpatico?
«In primis la mia famiglia, ma soprattutto gli zii che mi sono vicini».

Sei religioso?
«Sì».

Paese preferito?
«Per il suo stile di vita, il Sud Tirol».

Cosa vorresti che si dicesse di te in particolare?
«Che sono un ragazzo umile».

Hobby?
«Passeggiate al lago».

La gara che vorresti vincere?
«Gand-Wevelgem».

Ti senti in debito con qualcuno in particolare?
«No».

Quale sarà il tuo obiettivo al rientro nelle gare?
«Essere a disposizione della squadra e fare esperienza».

 

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