Buongiorno,
scrivo questa lettera a lei e al ciclismo in generale che forse in questi anni non si è mai lamentato e adesso viene abbandonato a sé stesso. Mai come in questo periodo, ci si rende conto di come il ciclismo sia stato lasciato ancora una volta senza regole, ma soprattutto senza nessuno che abbia il coraggio (chiamiamolo così) di decidere qualcosa per il bene di questo bellissimo e stupendo sport, di riuscire a delineare una via da seguire per poter uscire da questa situazione veramente grave e quasi drammatica. Situazione che purtroppo non sta mettendo a dura prova solo il ciclismo, ma anche la salute di tantissima gente e l’economia in generale.
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