Il più frequente: come riparare una camera d’aria da una foratura. Il più difficile: come tirare i raggi per centrare una ruota. Il più semplice: come montare un portapacchi. Il più musicale: come aggiungere un campanello. Il più soddisfacente: come cambiare il filo del freno.
Ciclofficine: il ciclista fai-da-te. Luoghi in cui si insegna (e si impara) ad aggiustare e sistemare, regolare e adattare, recuperare e restaurare, elaborare e perfezionare, resuscitare e restituire alla strada una bici che non ce la fa più. Luoghi ciclopopolari e ciclodemocratici.
Animondo è una ciclofficina milanese. La sede, in via Mincio 4, è ricavata in un locale affittato dal Comune, ma si cerca una nuova sistemazione, tant’è che è già in programma un progetto itinerante – la ciclofficina itinerante - con un carretto attrezzato che girerà sulle piste ciclabili, per i parchi del quartiere, nei giardini dei bimbi, davanti alle scuole, in vista della bella stagione, seguendo un calendario che sarà definito dopo l’emergenza del Coronavirus. In previsione anche un modulo di incontri sulla manutenzione della bicicletta, dedicato ad adulti e ragazzi. C’è anche un’altra sede, in via Verbano 8, dove l’associazione propone servizi alle famiglie: corsi per genitori, lezioni di danzaterapia e arteterapia, yoga e fotografia, laboratori su come prendersi cura di sé e degli altri, accompagnamento allo studio per ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori, e poi appuntamenti ed eventi.
Per il 2020 i ragazzini di Animondo hanno creato un calendario, in cui il ritornello è la bicicletta. Ogni mese una bicicletta diversa. Colorate, fantasiose, creative. Ruote di diverse dimensioni, telai magici, manubri essenziali. Messe sulla strada, si sgretolerebbero. Proiettate in cielo, volerebbero.
Per informazioni: tel. 3398716358, internet www.animondo.net, FB Associazione Animondo.
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