Il 2020 è iniziato con un convincente quinto posto al Trofeo Laigueglia e adesso Lorenzo Rota non ha intenzione di fermarsi. Il 24enne bergamasco è stato tra gli ultimi a trovare squadra nella sessione invernale di ciclomercato, accasandosi con la Vini Zabù-KTM solamente nella seconda settimana di gennaio, nonostante qualche buona prestazione nella fase finale dell'anno, con il decimo posto in generale al Giro di Slovenia e il quarto alla Coppa Agostoni.
L'ex Bardiani ha così subito dimostrato che, forse, avrebbe meritato maggiore considerazione: «È stato un inverno difficile e sono davvero contento di essere partito così bene, anche se sono dell'idea che si possa sempre fare meglio - spiega Rota a tuttobiciweb -. Ho firmato il 10 gennaio, tardi, ma non ho mai pensato di smettere, perché l'anno scorso da giugno in poi sono sempre stato bene ed ero convinto che qualcuno mi desse una chance. È stato bello vedere che alla prima corsa tutta la squadra si sia sacrificata per me, sono stati fantastici. Ho lavorato bene questo inverno e credo di poter fare un bel passo avanti nella mia carriera quest'anno».
Il Laigueglia ha certificato che il classe 1995 potrà essere uno degli uomini di punta in chiave Ciclismo Cup, visto che le sue caratteristiche calzano a pennello con le tante gare italiane del calendario: «Mi piacciono le corse vallonate, con salite non troppo lunghe. E poi ho un buono spunto in volata. Se mi sento uno degli uomini più importanti del team? In realtà no, c'è gente con molta più esperienza e risultati di me. Chiaro che quello che la squadra mi chiede lo farò, che sia di mettersi a disposizione dei miei compagni oppure mettermi in proprio come accaduto al Laigueglia. Al momento però non ho intenzione di prendermi più responsabilità di quanto non mi chieda il team».
Così, il Giro d'Italia, non diventa un'ossessione, come invece capita a molti colleghi: «Al momento non penso al Giro, magari ci penserò un po' più avanti. L'unica cosa che posso fare è andare forte e la convocazione arriverà di conseguenza».
Il suo percorso di crescita continua al Tour of Antalya, dove insieme ad Edoardo Zardini e Matteo Busato proverà a portarsi a casa la classifica generale: «La gamba gira ma non solo la mia, anche quella di Busato, Zardini e Frapporti, quindi qui in Turchia abbiamo tutta l'intenzione di fare bene. Inutile dire che siamo qua per vincere. Nella terza tappa c'è una salita lunga, ma non lunghissima: starò a ruota e se mi portano ad una volata ristretta sarò ben contento di provarci».
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