Per Alessandro Pessot un secondo posto che vale un prezioso primo podio tra i professionisti giunto dopo essere entrato nella fuga giusta negli ultimi chilometri della sesta e ultima tappa del Tour of China I 2019.
Inevitabile un po’ di rammarico per la vittoria sfiorata per il 24enne della Bardiani CSF, che però è stato maturo e onesto da riconoscere la superiorità del proprio avversario allo sprint. Arriveranno di sicuro tante altre occasioni.
Hai chiuso la prima parte del ToC con un podio
«Quando si arriva secondi rimane sempre un po’ di rammarico di non aver centrato la vittoria, ma è un risultato positivo essendo il mio primo podio tra i professionisti».
Come sono andati gli ultimi chilometri?
«La salita ha fatto selezione in gruppo con molti team che sono rimasti con pochi uomini. L’ultimo giro è stato un’esplosione di scatti e controbatti, nessuna squadra è riuscita a tenere in mano la situazione e siamo riusciti ad arrivare in cinque».
La volata?
«Ho provato a giocarmi le mie carte, sono partito nel punto giusto e non ho nessun rimpianto, ho semplicemente trovato un avversario più forte di me».
Un bilancio a fine prima parte?
«Il bilancio è positivo, abbiamo indossato la maglia gialla con Mirco Maestri, ma purtroppo non siamo riusciti a portata a casa, ci dispiace molto ma così sono le corse e ci riproveremo nel Cina II».
Ci saranno diverse tappe per le volate di Andrea Guardini e magari ci potrebbe scappare un altro tentativo
«Sì, sono più che altro arrivi pianeggianti che dovrebbero finire in volata, tranne che l’arrivo in salita che dovrebbe andare a decidere la classifica generale».
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