L'ORA DEL PASTO. LE FATICHE DEL VOLONTARIO

DILETTANTI | 02/08/2019 | 07:41
di Marco Pastonesi

 


“Non pensavo che fosse così dura, altrimenti non mi sarei proposto. Perché il bello – anche se, a dire la verità, non so quanto sia bello – è che mi sono addirittura proposto come volontario”. Paolo Baccio, ultimo al Giro della Valle d’Aosta. Sessantanovesimo (e ultimo, appunto) a due ore, cinque minuti e ventuno secondi dal vincitore, il belga Mauri Vansevenant, un distacco che alla media generale di quasi 33 chilometri orari, significa una settantina di chilometri.


Ventuno anni (“Quasi ventidue”), siciliano di Avola (“Come Carmelo Barone, Paolo Tiralongo e Damiano Caruso, per dirne tre, nati là”), tre anni alla Mastromarco (“Come Vincenzo Nibali e lo stesso Caruso, per dirne due, siciliani come me”), da quest’anno al Team Colpack (“Uno squadrone, a questi livelli”) con allenamenti nel bergamasco (“Le salite di allenamento: Roncola e Selvino”), Baccio è alla sua prima virtuale (e anche virtuosa) maglia nera: “Mai mi era successo di arrivare ultimo. Non me ne vergogno perché per prepararmi a questa gara ero stato a Livigno, ma ho avuto una sfebbrata e l’ho pagata. E poi perché arrivare in fondo è comunque un atto di coraggio, orgoglio e – ma sì – valore. Perché bisogna pensare che sono ultimo di quelli arrivati, ma una cinquantina si sono ritirati o sono giunti fuori tempo massimo. Quindi, ultimo-ultimo non lo sono. E poi, al traguardo finale di Cervinia, vi potrà anche sembrare strano, ma mi è sembrato di conquistare una piccola vittoria. Su me stesso”.

Specialista della cronometro (“Un metro e 80, 70 chili, forse meno dopo cinque giorni passati pedalando sulle montagne”), Baccio sa che cos’è la salita (“Fatica”) e anche la discesa (“Premio”), la pianura (“Velocità”) e la volata (“Dieci secondi di brividi, ma io ci provo solo quando c’è da sprintare in un gruppo ristretto”). Al Giro della Valle d’Aosta è andato, come confidato, da volontario: “Avevo già saltato il Giro d’Italia Under 23, volevo fare una corsa a tappe, questa era prestigiosa ma non sapevo che fosse così tremenda. O su o giù, mai un metro in piano. Poi c’era solo da pensare a riposare. L’unico momento di libertà me lo sono preso nella tappa in Svizzera: a un certo punto abbiamo attraversato una piantagione di albicocche, io non ho resistito alla tentazione, e senza fermarmi, al volo, ho colto tre o quattro frutti e li ho mangiati. Erano dolcissimi”.

Ultimo, si sa, è solo un punto di vista. Basta cambiarlo perché il primo diventi l’ultimo e l’ultimo diventi il primo. Chi per Baccio stravede, a prescindere dal colore della maglia, è “Mass Tess”, al secolo Andrea Tessaro, massofisioterapista del Team Colpack: “Baccio è quello che sembra. Ha spirito e voglia. Vive alla giornata e con allegria”. Allegro soprattutto non quando arriva ultimo, ma primo: “La vittoria ripaga da tutte le fatiche, l’ultimo posto no”. Quest’anno Baccio ha trionfato in una crono, in una cronosquadre e in due corse in linea: già record nella sua carriera da dilettante. E promette: “Non è finita qui”.

 

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Giglio d’oro. Martedì scorso, all’osteria ristorante Carmagnini del ‘500, a Calenzano. Premi e premiati, selezionatori e appassionati, una festa del ciclismo. A tavola, con Roberto Poggiali. Fra crostini e straccetti, ricordi e racconti – i suoi - di quel ciclismo...


La UCI Track Champions League del 2024 è iniziata col botto a Saint-Quentin-en-Yvelines: quasi 4.000 spettatori hanno osservato con stupore Katie Archibald (Gran Bretagna), Dylan Bibic (Canada), Emma Finucane (Gran Bretagna) e Matthew Richardson (Gran Bretagna) indossare le ambite maglie...


Tralasciando per il momento ogni possibile approfondimento sull’ultima complessa e contorta revisione del codice della strada, licenziata in questi giorni dal Parlamento, voglio esprimere la mia personale partecipazione alla soddisfazione e al merito di Marco Cavorso e dell’ACCPI (Associazione Corridori...


È uno dei grandi del ciclismo italiano. In quindici anni nella massima categoria ha vestito a più riprese l’azzurro, ha gareggiato per quattro club (Carrera, Asics – CGA,   Ros Mary - Amica Chips e Amica Chips - Costa de...


Beking non è solo una celebrazione dello sport, ma anche un’opportunità per fare la differenza nella vita di tanti bambini e giovani, attraverso attività educative in una giornata dedicata al ciclismo, alla sostenibilità e alla formazione. Oltre ad essere un...


Chiara Mariani è la prima donna che diventa presidente del Comitato Provinciale di Monza Brianza della FCI. Chiara, brianzola di Sovico, è stata eletta durante l’assemblea alla storica Villa Camperio di Villasanta, alle porte di Monza. Chiara Mariani succede a...


Dopo una stagione sportiva scandita da pedalate e gare, per il ciclismo novembre è il tempo dei festeggiamenti. Così, da qualche settimana, il Velo Club Sovico è protagonista con le sue atlete i suoi atleti delle diverse premiazioni...


Colpo di scena a Livorno dove presso la sede del CONI era stata indetta l’assemblea delle società per l’elezione del nuovo Comitato Provinciale. I lavori sono stati sospesi in quanto la mancanza di alcune società non ha permesso di raggiungere...


Tre stagioni nel vivaio della formazione di Basso e Contador, altre tre nella Eolo Kometa e una, l’ultima, nella Q36.5 Pro Cycling: Alessandro Fancellu, classe 2000, finora ha faticato - per mille e più motivi - a trovare il suo...


Sono il campione belga Eli Iserbyt e l'iridata Fem Van Empel i vincitori del classico Urban Cross per le categorie elite che oggi è andato in scena a Kortrijk, in Belgio, quale prova della challenge Exact di Ciclocross. Iserbyt, della...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024