Dopo aver vinto il Critérium du Dauphiné, Jakob Fuglsang si è allenato in quota a Isola 2000 e ha fatto una ricognizione delle tre tappe alpine del 106° Tour de France.
«Sembrano molto dure ma potrebbero non creare differenze grandi come ci si può aspettare - spiega il capitano della Astana -: penso che i grandi della classifica generale saranno tutti vicini e biosgna vedere quanto incideranno i secondi di bonus ai passaggi sui GPM più importanti (8, 5 e 2 secondi ai primi tre corridori durante le tappe 3, 6, 8, 9, 12, 15, 18 e 19. Certo, il Tour sembra più aperto senza Chris Froome, che è un ottimo capitano di strada per i modo in cui guida i suoi compagni, ma non dimentichiamo che la Ineos è ancora la squadra più forte e hanno Geraint Thomas che è il detentore del titolo. Credo ancora che siano loro i favoriti. Il mio obiettivo è cercare di arrivare nella top five, il podio sarebbe un grande risultato. La maglia gialla? È il simbolo del leader nel ciclismo, tutti sanno che chi la indossa comanda. E a me piacerebbe molto vestirla...».
Intanto, il danese è al centro delle trattative di mercato: la sua grande primavera - con i trionfi di Liegi e Delfinato - ha fatto crescere le quotazione di Jakob. La Astana non vuole assolutamente lasciarselo sfuggire, ma il pressing della Movistar è decisamente molto insistente e portato cavanti con argomenti molto convincenti...
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